La nuotatrice di 10 anni ai Mondiali
Si chiama Alzain Tareq, è del Bahrein e venerdì mattina ha gareggiato nelle batterie dei 50 farfalla, tra molte polemiche
Venerdì mattina Alzain Tareq, atleta del Bahrein di 10 anni, è diventata la più giovane nuotatrice di sempre a partecipare a un’edizione dei Mondiali di nuoto. Tareq ha gareggiato nella prima batteria dei 50 farfalla ai Mondiali che si stanno tenendo a Kazan, in Russia: è arrivata ultima con un tempo di 41 secondi e 13 centesimi, piuttosto distante dalla sue avversarie, e non si è quindi qualificata per la semifinale (per capire: il record del mondo è di 24 secondi e 43 centesimi, stabilito dalla svedese Sarah Sjöström). Sabato mattina Tareq ha anche partecipato alle batterie dei 50 stile libero: è arrivata complessivamente – tra tutte le batterie – 105esima con un tempo di 35 secondi e 78 centesimi e non si è qualificata per le semifinali.
Negli ultimi giorni si è parlato molto di Tareq e si è discusso dell’opportunità o meno di far gareggiare a un Mondiale un’atleta così giovane. Ci si è anche chiesti come abbia fatto una nuotatrice di 10 anni a qualificarsi per una competizione così importante, facendo registrare necessariamente dei tempi migliori rispetto a quelli delle sue connazionali.
Tareq è figlia di Tareq Juma Salem, un nuotatore professionista del Bahrein, e partecipa ai campionati nazionali del suo paese da quando ha 7 anni. Si è qualificata ai Mondiali in Kazan con il miglior tempo del Bahrein nei 50 farfalla, battendo nuotatrici molto più grandi di lei. La sua partecipazione alle gare a Kazan è stata possibile grazie a un vuoto legislativo nelle norme della FINA, la Federazione Internazionale del Nuoto, l’associazione di federazioni nazionali che organizza i Mondiali di nuoto: la FINA non prevede un’età minima per la partecipazione alle sue competizioni, ma lascia che siano le federazioni dei singoli paesi a regolarsi come meglio credono (a eccezione dei tuffi, per cui l’età minima è 14 anni). Per esempio la Lega europea del nuoto (LEN), che organizza gli Europei di nuoto, consente la partecipazione alle sue competizioni solo a nuotatori che hanno compiuto 14 anni. E la Federazione di nuoto del Bahrein ha permesso la partecipazione di Tareq ai Mondiali di Kazan.
La batteria dei 50 farfalla con Alzain Tareq
In un’intervista data alla FINA prima della batteria di venerdì mattina, Tareq ha raccontato un po’ di cose su di lei, con quale frequenza si allena e cosa si aspetta dai Mondiali di Kazan. Tareq ha detto di essere «la nuotatrice più veloce del Bahrein» e che il suo obiettivo è guardare gli altri atleti e imparare da loro più cose possibili. Poi ha aggiunto che di solito in Bahrein si allena cinque giorni la settimana due volte al giorno – una alla mattina e una alla sera – e che finora la sua attività agonistica non le ha causato alcun problema né a scuola né nei rapporti con gli amici.
La partecipazione di Tareq ai Mondiali ha provocato diverse polemiche. L’allenatore della nazionale tedesca di nuoto, Henning Lambertz, ha detto alla Bild che una bambina di 10 anni dovrebbe giocare con gli amici invece di partecipare a un Mondiale, e ha aggiunto che «si dovrebbe verificare quante pressioni sta ricevendo da parte dei suoi genitori e familiari». Già domenica scorsa si era discusso della questione dell’età minima ai Mondiali dopo che l’atleta birmano Ahnt Khaung Htut, 12 anni, aveva partecipato alle eliminatorie dei 100 rana (peraltro nuotando in vasca da solo) e dei 400 stile libero. Polemiche simili c’erano state anche lo scorso anno in occasione dei Campionati mondiali di nuoto in vasca corta a Doha, in Qatar, per la partecipazione di tre atleti birmani di 11 anni: in quell’occasione avevano protestato molto le delegazioni di Svezia e Norvegia.
La batteria di Ahnt Khaung Htut nei 100 rana