La famosa infografica sulla Coca-Cola è imprecisa
Buzzfeed ha chiesto ad alcuni esperti di commentare i dati che da giorni circolano moltissimo online, scoprendo che non tutto torna
Sta circolando moltissimo in questi giorni sui social network un’infografica che spiega gli effetti sul corpo di una lattina di Coca-Cola. L’infografica spiega cosa succede al corpo nel corso di un’ora dopo aver bevuto una Coca-Cola a causa dell’assorbimento dei vari ingredienti, dallo zucchero alla caffeina. Buzzfeed ha parlato con un nutrizionista per controllare le informazioni contenute nell’infografica, che in Italia è stata ripresa e tradotta anche dallo Huffington Post, scoprendo che non tutte le cose sono vere o precise. In particolare ci sono tre punti che vengono contestati (il sottotitolo dell’articolo di Buzzfeed è: “Non credete a tutto quello che leggete online”).
L’equivalente di 10 cucchiaini di zucchero colpiscono il tuo sistema (il 100 per cento della dose giornaliera raccomandata). Non inizi subito a vomitare solo perché l’acido fosforico attenua la dolcezza della Coca-Cola e ti permette di mandarla giù.
Kimber Stanhope, biologo e nutrizionista, ha spiegato a Buzzfeed che questo è falso. Stanhope ha detto di aver condotto diversi esperimenti chiedendo ai partecipanti di bere bevande zuccherate quanto la Coca-Cola ma che non contenessero acido fosforico, senza che nessuno mai vomitasse o anche semplicemente si dicesse nauseato.
Dopo 20 minuti:
Il livello di zucchero nel sangue sale improvvisamente, causando un aumento dell’insulina nel sangue. Il fegato reagisce provando a trasformare tutti gli zuccheri che riesce in grasso (in questo momento ce n’è tantissimo nel sangue).
Stanhope ha spiegato a Buzzfeed che non è l’insulina a provocare la produzione di grassi da parte del fegato, ma invece il modo in cui il fegato metabolizza il fruttosio. Questo punto è quindi solo parzialmente vero: è vero che il fegato aumenta la produzione di grassi, ma non è vero che a causare questo fenomeno è l’insulina.
Dopo 45 minuti:
Il corpo aumenta la produzione di dopamina come conseguenza dell’assunzione di caffeina. La dopamina stimola i centri di piacere del cervello. Questo è lo stesso principio che rende piacevole l’eroina, tra le altre cose.
Michael A. Taffe, professore di neurobiologia ed esperto di dipendenze, ha spiegato a Buzzfeed che la questione, messa in questo modo, è assolutamente esagerata: tutto quello che riguarda l’assunzione di droghe deve essere analizzato in termini di dose e tolleranza. «Questa è una descrizione sensazionalistica», ha detto Taffe, «che fa suonare le cose più drammatiche di quanto non siano nell’esperienza del consumatore medio di Coca Cola». Inoltre, ha spiegato Taffe, la caffeina non stimola direttamente la produzione di dopamina ma facilita solo il rilascio di quella che è già nel corpo.
L’infografica è stata prodotta da Niraj Naik per il blog The Renegade Pharmacist, che significa qualcosa come “il farmacista bandito” o “disertore”. Naik ha risposto a Buzzfeed spiegando di non essere un esperto di nutrizione e di aver creato l’infografica partendo da informazioni già preparate da altri, per sensibilizzare su come “i grandi marchi prendano di mira soprattutto i bambini per abituarli all’uso dei loro prodotti fin da giovanissimi”.