La NSA spiava politici e imprenditori giapponesi
Lo dicono alcuni documenti pubblicati da Wikileaks: l'agenzia federale statunitense sorvegliava i telefoni di 35 importanti personalità del Giappone
Wikileaks, l’organizzazione fondata da Julian Assange, ha pubblicato sul suo sito alcuni documenti che sostengono che dal 2006 il governo degli Stati Uniti ha spiato importanti politici, banchieri e imprenditori giapponesi. I documenti, dice Wikileaks, mostrano come la NSA – la National Security Agency, l’agenzia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti – abbia intercettato e ascoltato le telefonate di almeno 35 importanti personalità della politica e dell’economia giapponese. Tra le persone intercettate non c’è Shinzo Abe, l’attuale primo ministro del Giappone. Ci sono però alcuni ministri del suo governo. Dai documenti non è chiaro se l’attività di sorveglianza della NSA sia terminata o sia ancora in corso.
Tra i materiali in possesso di Wikileaks ci sono anche dei documenti contrassegnati come “top secret” relativi ad alcune discussioni sul mercato e l’economia globali e sulle misure da prendere per rispondere ai cambiamenti climatici (i documenti top secret sono relativi al periodo tra il 2007 e il 2009). Sembra che gli Stati Uniti, scrive il New York Times, volessero condividere alcune informazioni ottenute tramite le intercettazioni con i governi di Australia, Canada, Regno Unito e Nuova Zelanda: non è chiaro se l’abbiano fatto oppure no. Negli ultimi mesi Wikileaks ha pubblicato documenti che provano come in passato la NSA abbia spiato politici e importanti personalità del Brasile, della Germania e della Francia. Il governo giapponese e quello statunitense non hanno per il momento commentato la notizia.