Ribelli per sempre
Foto di persone che con l'età non hanno deciso di rinunciare a tatuaggi, musica rock e vecchie passioni
Muir Vidler è un fotografo quarantenne nato in California che vive a Londra: ha realizzato una serie fotografica dal titolo Rebels Without a Pause, un nome che riprende ironicamente il titolo originale del film più famoso interpretato da James Dean, Gioventù Bruciata (Rebel Without a Cause). Vidler ha fotografato alcuni personaggi un po’ avanti con gli anni che, nonostante l’età, non hanno rinunciato a seguire le proprie passioni, legate principalmente alle sottoculture diffuse a partire dagli anni Sessanta nel Regno Unito: skinheads, mods, Teddy Boys, grandi fan di Elvis, ma anche artisti di circo, skateboarders e appassionati di pratiche sessuali particolari. Come racconta Vidler:
Il mio primo lavoro dopo essermi trasferito a Londra è stato per la rivista gay QX. Andavo tre o quattro notti a settimana a scattare foto in diversi club. La mia serata preferita era la “Love Muscle” al Fridge di Brixton, e fu lì che incontrai Adrian Delgoffe, che ballava da solo indossando un paio di pantaloni di pelle attillati. Adrian aveva già una sessantina di anni, era più anziano di mio padre, e pensai che fosse davvero fico il fatto che fosse lì a ballare invece che a casa davanti alla TV. (…) Grazie ad Adrian ho cominciato a pensare a quelle persone che non lasciano che sia l’età a definire ciò che sono, quello che indossano o come si comportano – persone che rendono il mondo un posto migliore e più interessante. Volevo realizzare una serie di ritratti che celebrassero proprio quelle persone, quelle che non sono cresciute mai.
La serie completa e gli altri lavori di Muir Vidler si possono vedere sul suo sito.