Tipografia urbana
Le città del mondo sono piene di cartelli, insegne e scritte: un grande archivio online le raccoglie e cataloga
Tutte le città del mondo hanno una loro identità culturale e visiva che si esprime non solo nell’architettura, ma anche attraverso le “parole” che riempiono gli spazi: insegne di negozi, cartelli, segnali stradali, cartelloni pubblicitari, incisioni. Vernacular Typography è un progetto creato dalla graphic designer Molly Woodward che da oltre 15 anni raccoglie fotografie dei segni grafici che ci circondano, per “identificare, documentare e preservare gli elementi dell’ambiente visivo che stanno scomparendo a causa delle influenze della globalizzazione”.
Per centinaia di anni sono stati gli artigiani a produrre questi oggetti che rappresentano la cultura visiva delle città, che col passare del tempo sono diventate indistintamente uniformi: la “tipografia urbana” resta però una forma di comunicazione importantissima, non solo per la sua estetica ma anche per la sua importanza “etnografica”, come prova dell’identità locale e storica di un luogo. L’archivio di Woodward, in costante aggiornamento, raccoglie oltre 10 mila immagini divise per località geografica o per categoria grafica, scattate tra Argentina, Canada, Cile, Cuba, Inghilterra, Francia, Germania, Irlanda, Israele, Giappone, Spagna e Stati Uniti.
Una parte dell’archivio è dedicatoall’Italia, con degli esempi di tipografia urbana di Firenze, Venezia e Roma: tutti segni molto riconoscibili e che si associano facilmente all’identità di queste città, come le scritte “SPQR” in giro per Roma o i cartelli con i nomi delle calli a Venezia.