Marino ha detto che rimuoverà i vertici di ATAC
Da più di venti giorni il trasporto pubblico di Roma funziona molto male a causa di uno "sciopero bianco": il sindaco ha detto che nella società entreranno i privati
Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha annunciato in una conferenza stampa venerdì pomeriggio che intende rimuovere il consiglio d’amministrazione di ATAC, la società del comune che gestisce i trasporti pubblici di Roma. Marino ha anche detto che insieme alla regione Lazio intende cercare un partner privato a cui vendere una parte delle quote della società pur mantenendone pubblico il controllo. Da circa venti giorni il trasporto pubblico di Roma, in particolare la metropolitana e la linea ferroviaria Roma-Lido, funziona molto male a causa di uno “sciopero bianco“, cioè uno sciopero non annunciato dei suoi dipendenti.
Il tempo di attesa tra un treno della metro e l’altro è a volte anche di venti minuti, molti treni sono pieni e il servizio è spesso impossibile da sfruttare. In questi giorni viaggiatori e turisti hanno subìto moltissimi disagi. Le ragioni della protesta dei lavoratori ATAC sono l’introduzione da settembre di una forma di controllo orario, con dei cartellini elettronici (badge) da timbrare all’inizio e alla fine del turno di lavoro, e l’aumento delle ore lavorative: attualmente le ore sono circa 700 l’anno per i dipendenti ATAC, mentre per i lavoratori del settore a Milano sono 1.100 e a Napoli 950. La contestazione è iniziata il primo luglio, quando ATAC ha annunciato possibili ritardi e disagi a causa dell’improvvisa «indisponibilità di convogli o di personale di condotta». Sembra anche che alcuni macchinisti si stiano dando malati, o stiano dicendo – mentendo – che alcuni treni hanno problemi e non funzionano.
Nel corso della conferenza stampa, Marino ha annunciato che rimuoverà il consiglio di amministrazione della società e ha chiesto all’assessore alla mobilità di Roma, Guido Improta, di formalizzare le sue dimissioni. Improta ha risposto che è dal 22 giugno che intendeva dimettersi e che fino ad oggi non aveva formalizzato le dimissioni solo su richiesta del sindaco Marino. Nella conferenza stampa Marino ha detto che la situazione finanziaria di ATAC è vicina al fallimento e che il piano di risanamento cominciato all’inizio del suo mandato è fallito.
Per questo motivo Marino ha annunciato che ATAC sarà ricapitalizzata con 200 milioni di euro e che nella società entreranno dei privati con quote di minoranza. Marino ha anche annunciato che entro settembre la regione Lazio verserà circa 300 milioni di euro al comune di Roma come pagamento di vecchi debiti che fino ad oggi erano rimasti bloccati. Non è chiaro se questo denaro sarà utilizzato per la ricapitalizzazione di ATAC. Nella conferenza stampa Marino non ha accettato domande da parte dei giornalisti e ha detto che ulteriori dettagli sul piano saranno comunicati tra dieci giorni.