Metà del mondo non si bacia
Secondo una ricerca americana solamente il 46 per cento delle civiltà prevede il bacio connotato sessualmente, per diverse ragioni
Uno studio pubblicato a luglio su American Anthropologist, una prestigiosa rivista statunitense di antropologia, ha mostrato che meno della metà delle 168 civiltà prese in esame prevede l’esistenza del bacio. Lo studio è stato condotto da tre ricercatori della University of Nevada, Las Vegas e della Indiana University. Il “bacio” è stato inteso dai ricercatori come «contatto fra labbra che può o può non essere prolungato» e connotato sessualmente: ne è stata trovata traccia solamente in 77 civiltà fra quelle esaminate, cioè il 46 per cento del totale. Di conseguenza una delle prime ipotesi dello studio è che «a dispetto di come il bacio venga rappresentato nella cultura materiale moderna, non esiste nessuna prova che abbia un carattere “universale”, e nemmeno universalmente “umano”».
I ricercatori hanno anche ipotizzato un legame fra la presenza del bacio in una data cultura e il suo livello di complessità – in pratica: più una civiltà è avanzata e più è probabile che i suoi individui si bacino – confutando molti studi secondo cui il bacio sia spesso presente anche nelle civiltà primitive. I ricercatori spiegano che è meglio evitare di considerare il bacio una pratica comune a tutte le civiltà e sostengono che la sua diffusione sia stata piuttosto “tarda”.
Le premesse, il metodo
Lo studio è partito dalle considerazioni di molti studi recenti di psicologi e antropologi sul gesto del bacio, il cui significato e le cui motivazioni sono dibattute da decenni. Secondo una teoria ancora oggi molto praticata e riassunta dallo studio di American Anthropologist, il bacio «potrebbe essere un mezzo per testare la salute e la compatibilità genetica di un possibile partner, oltre che per sperimentarne l’interesse affettivo e socio-sessuale nei propri confronti». In alcuni studi viene ad esempio riportato il fatto che gli scimpanzé sono soliti dare un bacio per dimostrare la solidità di un legame. A partire da queste prove e teorie, secondo diversi studi scientifici il bacio potrebbe avere una dimensione praticamente universale fra le civiltà umane, sia primitive sia complesse.
Esiste però anche la teoria opposta, secondo cui il gesto del bacio è percepito come controintuitivo e dannoso per una certa civiltà: baciarsi è uno dei modi più semplici per scambiarsi batteri e agenti patogeni, ad esempio, e in alcune particolari società è stato considerato di cattivo gusto. Due civiltà venute separatamente a contatto con quella europea per la prima volta dopo secoli – quella Mehinku dell’Amazzonia e quella Thonda del Sudafrica – hanno giudicato la pratica di baciarsi «disgustosa», basandosi unicamente sulla propria esperienza e cultura.
Per verificare queste teorie lo studio pubblicato su American Anthropologist ha preso in esame alcune civiltà particolarmente rappresentative fra le 295 presenti nell’Human Relations Area Files World Cultures (un archivio che raccoglie informazioni e articoli su ciascuna civiltà studiata finora) e ha compiuto una ricerca per la parola “bacio” e “baciare”. La base di ricerca è stata arricchita con altre civiltà raccolte in un altro archivio – lo Standard Cross-Cultural Sample – con studi storici ed etnografici non ancora pubblicati e con il parere di 28 etnografi contattati separatamente. Ne è venuto fuori un elenco di 168 civiltà, di cui più della metà presenti in Nord America, Asia e Africa. Dal punto di vista storico, inoltre, sono state prese in esame testimonianze anche di inizio Novecento. Shelly Volsche, una delle autrici dello studio, ha detto a Quartz di aver cercato di indagare «specifiche tracce etnografiche precedenti all’influsso culturale europeo o occidentale»: la tribù nativo americana dei Cherokee, ad esempio, ha conosciuto il bacio solamente con l’arrivo dei coloni europei.
Le scoperte
Il bacio connotato sessualmente è presente in tutte le civiltà esaminate del Medio Oriente e nella maggior parte di quelle asiatiche ed europee. È assente invece in tutte le dieci società esaminate provenienti dall’America Centrale e decisamente minoritario nelle civiltà sudamericane e africane.
Comparando le caratteristiche di ciascuna civiltà esaminata i ricercatori sono riusciti a trovare un legame fra l’esistenza del bacio in una data civiltà e la sua struttura sociale. Il bacio è presente nell’82 per cento delle civiltà che presentano una stratificazione sociale «complessa», mentre è assente nel 71 per cento delle società «egalitarie» – cioè primitive, senza strutture sociali e di potere sviluppate – e nel 63 per cento delle società solo parzialmente stratificate socialmente. Volsche ha detto a Quartz che «la nostra teoria è che forse esiste una causa per cui nelle società stratificate gli individui hanno tempo e interesse nelle dinamiche erotiche, e quindi per il bacio». Ancora nello studio viene precisato che «è possibile che la diffusione del bacio connotato sessualmente abbia conciso con altri fattori, come la nascita dell’igiene orale o la presa di potere di alcune classi sociali che davano importanza alle pubbliche dimostrazioni di affetto».