La storia del marchio Fiorucci
Gli angioletti, i nanetti, molti sederi, e una comunicazione riconoscibilissima per quasi cinquant'anni
Mercoledì si sono tenuti a Milano i funerali di Elio Fiorucci, morto lo scorso 20 luglio. Fiorucci aveva 80 anni ed era famoso in tutto il mondo per avere fondato il marchio di moda che porta il suo nome e che era stato associato da subito a un’immagine particolarmente creativa e riconoscibile, a cominciare dal celebre marchio con i due angioletti.
Fiorucci era appassionato della cultura pop inglese degli anni Sessanta e aprì nel 1967 il suo primo negozio a Milano in Galleria Passerella, dove venivano raccolte e vendute collezioni provenienti da Londra. In pochi anni il negozio divenne molto popolare e nel 1970 introdusse il logo ideato dall’architetto Italo Lupi e ancora oggi usato dall’azienda.
Nel 1974 Elio Fiorucci aprì un secondo negozio a Milano in via Torino: tre piani un po’ kitsch in cui era possibile acquistare di tutto e con un ristorante interno e uno spazio per incontri pubblici. Nel 1975 fu aperto il negozio di Londra e nel 1976 quello di New York, poi scelto da Andy Warhol per il lancio della sua rivista Interview. Nel 1977 Fiorucci organizzò la serata inaugurale dello Studio 54, che divenne la più famosa discoteca newyorkese. Nel 1978 fu il primo a firmare una linea di occhiali e poco dopo a creare il primo paio di Jeans stretch. Nel 1983, ai 15 anni, Madonna divenne testimonial del marchio che si era arricchito di una serie di campagne pubblicitarie assai riconoscibili, colorate e molto pop.
Negli anni Novanta il marchio Fiorucci fu venduto alla società giapponese Edwin International, ma Elio Fiorucci continuò comunque a curare la linea, realizzando progetti come T-Art, una collezione di magliette a tema fiabesco, e Love Therapy, con cui introdusse altri personaggi, i nanetti soprattutto, a fianco dei vecchi angioletti.