Cos’è Ashley Madison, il “sito per adulteri”
Se ne sta parlando molto in America dopo che un gruppo di hacker ha detto di avere sottratto le informazioni personali di milioni di iscritti
Negli ultimi giorni, soprattutto nel Nordamerica, si parla molto di Ashley Madison, il social network usato dalle persone sposate per mettersi in contatto tra loro e cominciare una relazione extraconiugale. Se ne riparla perché a metà luglio il sito di Ashley Madison ha subìto un pesante attacco informatico che, stando alle prime ricostruzioni, avrebbe permesso a un gruppo di hacker di entrare in possesso delle credenziali di accesso di milioni di iscritti al servizio, con molti problemi per la tutela della privacy. Ashley Madison ha confermato di avere subìto l’attacco e a inizio settimana ha annunciato di avere chiuso le falle di sicurezza nei suoi sistemi. La portata del danno per l’azienda e per i suoi clienti è ancora difficile da quantificare.
Che cos’è Ashley Madison
Il sito di Ashley Madison esiste dal 2001, quando fu fondato in Canada dall’azienda Avid Life Media come servizio di incontri online. Per il marchio sono stati scelti banalmente due nomi di donna molto popolari tra Canada e Stati Uniti, pensando che in questo modo il sito potesse risultare più familiare e in grado di attirare più iscrizioni. Negli anni seguenti il servizio si è evoluto e ha assunto diverse caratteristiche simili ai più tradizionali social network. Ashley Madison mette da subito le cose in chiaro nella sua pagina di benvenuto: “La vita è breve. Concediti un’avventura”, specificando che il servizio è per maggiorenni e che si tratta “dell’agenzia di incontri al di fuori del matrimonio più conosciuta”. Oltre al Nordamerica, il servizio è attivo in molti altri paesi del mondo, compresa l’Italia, mentre è stato bandito a Shanghai (Cina) perché contrario ai valori della famiglia e perché promuove l’adulterio.
Come funziona Ashley Madison
Dalla schermata di benvenuto del sito bisogna indicare se si è un uomo o una donna, se si ha una relazione in corso e il tipo di partner che si sta cercando. Prima di poter vedere i risultati della ricerca, il sito chiede di inserire i propri dati per iscriversi: un indirizzo email, nome, password e varie informazioni personali come altezza, peso, colore degli occhi e dei capelli. Viene poi richiesto di inserire una o più fotografie, visibili dagli altri iscritti. Il sito offre poi una serie di servizi tipici dei social network: un sistema per inviarsi i messaggi, una chat e la possibilità di inviare regali virtuali alla persona con cui si è entrati in contatto. La differenza sostanziale rispetto ad altri siti per incontri è che nel caso di Ashley Madison si parla esplicitamente di persone già in una relazione che vogliono tradire il loro partner. Questo aspetto viene ribadito in più sezioni del sito, in parte anche per motivi di visibilità sui motori di ricerca attraverso l’uso di particolari parole chiave: «Migliaia di mogli e mariti infedeli si registrano quotidianamente su Ashley Madison».
Come fa affari il sito
L’iscrizione ad Ashley Madison è gratuita, ma per buona parte delle attività è necessario sottoscrivere un abbonamento, che tra le altre cose permette di entrare più facilmente in contatto con gli altri iscritti al servizio. Attraverso pagamenti con carta di credito, gli iscritti possono acquistare diversi crediti che possono poi essere spesi sul sito in vario modo. Per avviare una conversazione con qualcuno è necessario che almeno uno dei due iscritti paghi 5 crediti per iniziare (quasi sempre si tratta di un uomo, perché ci sono più uomini iscritti che donne). Dopo l’avvio, il resto della conversazione non richiede il pagamento di ulteriori crediti. Tra le opzioni disponibili c’è anche quella per parlare in tempo reale tramite una chat, sempre a pagamento. Altri crediti possono essere spesi per regali virtuali da fare alle persone con cui si è entrati in contatto. Attraverso questo sistema il sito raccoglie il denaro necessario per mantenere le sue attività. Ashley Madison dice di avere quasi 38 milioni di iscritti, ma non è chiaro quanti di questi abbiano account a pagamento.
L’attacco informatico
Il 15 luglio scorso Ashley Madison ha subito un attacco informatico organizzato da un gruppo di hacker che dice di chiamarsi “The Impact Team”. Gli hacker sostengono di avere sottratto grandi quantità di informazioni personali degli iscritti al servizio, che sono quasi sempre registrati in forma anonima trattandosi di un sito indirizzato ai rapporti extraconiugali. Finora non è stato possibile ricostruire l’entità del danno e online sono stati diffusi, in tempi diversi, i dettagli di soli 2.500 iscritti sui milioni di persone che si sono registrate al sito in questi anni. A qualche giorno di distanza Ashley Madison ha diffuso un comunicato dicendo di avere messo in sicurezza i siti, “chiudendo i punti di accesso non autorizzati”. L’azienda ha anche detto di essersi messa in contatto con le forze dell’ordine per dare informazioni a chi sta conducendo le indagini sulla violazione dei suoi sistemi.