È uno dei ruoli più famosi di Paul Newman, che già lo aveva interpretato nel celebre film del 1961 "Lo spaccone". Dice Serrano che ha scelto Felson perché «ha preso Vince, un ragazzo stupido e indisciplinato, e l’ha reso uno squalo capace di mangiarsi chiunque gli si piazzasse davanti».
Interpretato nei primi tre film da Alec Guinness – l'unico attore noto ancora prima di aver girato il primo film della saga – addestra brevemente Luke Skywalker, prima di essere "ucciso" da Darth Vader. Nella nuova trilogia è interpretato da Ewan McGregor. Secondo Concepcion, Obi-Wan rappresenta probabilmente uno dei migliori mentori della storia del cinema perché nella sua vita ha sofferto molto (fra il tradimento di Anakyn e l'esilio): «i migliori mentori sono tutti dei perdenti: la saggezza infatti è il risultato di una vita tosta».
È l'anziano eremita che aiuta Jean-Claude Van Damme/Kurt Sloane a vendicarsi del suo nemico Tong-Po. È interpretato da Dennis Chan, famoso praticamente solo per questo ruolo. Il fatto che Xian Chow sia un grande mentore, spiega Serrano, emerge soprattutto nella scena del bar, dove Sloane viene indotto a fare rissa con alcuni ragazzi locali: «essere un bravo mentore significa credere nel tuo allievo, e di conseguenza anche metterlo in pericolo avendo fiducia nel fatto che se la caverà».
Serrano e Concepcion ne elencano solo alcuni: Dio in "Una settimana da Dio", Red in "Le ali della libertà", Lucius Fox nella saga di Batman, Hoke in "A spasso con Daisy", Alex Cross in "Il collezionista".
È uno dei ruoli più di successo di Laurence Fishburne, più noto come "Morpheus" di Matrix. Nel film recita la parte del padre single del protagonista, Tre, costretto a crescere in un ghetto di Los Angeles. Secondo Shermano Styles dà alcuni consigli da vero mentore, oltre che da padre premuroso, su un sacco di temi molto cari a un 17enne come le ragazze, il lavoro e la propria capigliatura.
Mickey è lo storico allenatore di Rocky, presente nei primi tre film della famosa saga sul pugile Rocky Balboa. Il suo personaggio è interpretato da Burgess Meredith, attore americano piuttosto noto già negli anni Quaranta e Cinquanta: per la sua interpretazione nel primo film di Rocky, Meredith aveva anche ricevuto una nomination come migliore attore non protagonista agli Oscar del 1977. Shea Serrano dice di averlo scelto perché «tutto quello che esce dalla sua bocca è una specie di bigino per mentori».
Forse il personaggio più famoso di Whoopi Goldberg. Dice Serrano: «ha insegnato alle suore a mentire e a cantare la Motown. Ha spiegato ai capi mafia che non possono fare come diavolo gli pare. Ha mostrato a dei ragazzini perdenti che sono qualcosa di più di ragazzini perdenti. Ha insegnato ai non cattolici – e anche ai cattolici, probabilmente – che il cattolicesimo può essere figo, se vuoi che lo sia. E così via».
È forse la figura di "mentore" più famosa dei film di fantascienza. Molte delle sue battute sono spesso citatissime, ma secondo Concepcion e Serrano è la sua natura di "perdente" a renderlo un grande mentore: Yoda, fra le altre cose, non è riuscito a capire che il senatore Palpatine era un Sith, e soprattutto a impedire che centinaia di Jedi venissero massacrati durante il colpo di stato del terzo film. Solo poco prima di morire, mentre si trova in un pianeta semi sconosciuto e disabitato, riesce ad addestrare come si deve Luke Skywalker.
È un film d'azione americano del 1993, praticamente sconosciuto in Italia. Serrano loda moltissimo il capo della gang "La Onda" El Mero Mero, un personaggio misterioso e che parla in un misto di spagnolo e inglese che spiega ai protagonisti il funzionamento delle gang criminali di Los Angeles.
È l'insegnante di karate più famoso della storia del cinema. È interpretato dall'attore statunitense di origini giapponesi Pat Morita, noto per questo ruolo e per una parte minore in "Happy Days". Concepcion spiega così perché secondo lui Miyagi è il più grande mentore della storia: «Miyagi, prima di incontrare Daniel, era un perdente. È una specie di alcolizzato che passa il tempo a occuparsi della sua macchina vintage e di acchiappare mosche con gli utensili da cucina, oppure a potare meticolosamente i suoi bonsai. Sua moglie è morta durante il parto in un campo di concentramento. È un uomo a pezzi, che ha dei veri problemi. Daniel, invece, ha dei guai con le ragazze e odia vivere a Reseda. Eppure, la chiave del rapporto mentore-allievo è proprio che hanno bisogno l’uno dell’altro in uguale misura. Daniel ha bisogno di imparare il karate e usarlo in maniera scaltra. Miyagi, invece, ha bisogno dell’energia giovanile di Daniel, che gli ha dato una ragione per vivere che non implichi l’assunzione di alcol».
Interpretata da Emily Blunt, è una soldatessa superaddestrata che per un meccanismo piuttosto intricato è costretta ad uccidere diverse volte il suo "allievo" Tom Cruise. Per Serrano, invece, il premio dovrebbe andare a Vince Vaughn per il ruolo di Trent in "Swingers", una commedia del 1996 riguardo la vacanza di un aspirante attore a Las Vegas.
Nel famoso "cult" sul surf, Gregory Harrison è Chandler, una specie di guru del surf che dà al protagonista dei consigli sballati su quanto sia importante mantenere un unico stile nel fare le tavole e surfare. Il protagonista non lo ascolta, per fortuna.
È il padre del protagonista Simba, che muore nelle fasi iniziali del film. Secondo Concepcion e Serrano, «se un certo personaggio torna dal mondo dei morti per finire un certo compito, beh, è senz’altro il migliore»
Premio "Migliore spiegazione di una faccenda complicata"
Morpheus, Saga di Matrix
Il personaggio più famoso di Laurence Fishburne: secondo Serrano si merita il premio perché «deve spiegare a Neo che il mondo in cui vive è un software, e che lo stesso Neo è tenuto in vita per generare energia vitale di modo da dare energia a un computer gigante, lo stesso sul quale funziona il programma, perché in sostanza le macchine hanno sconfitto gli uomini e dominano il mondo. E insomma, spiega tutto questo in sei minuti». Per Concepcion, invece, il premio doveva andare a Morgan Freeman per il ruolo del detective Somerset in "Se7en"