Ci sono più di 115 morti in un attentato dell’ISIS a nord di Baghdad
Nell'ultimo giorno di Ramadan è esplosa un'autobomba in un mercato molto affollato, uccidendo adulti e bambini
Venerdì 17 luglio, l’ultimo giorno di Ramadan, è esplosa un’autobomba nell’affollato mercato di Khan Bani Saad a nord di Baghdad, in Iraq. Nell’attentato sono rimaste uccise più di 115 persone, sia adulti che bambini e l’esplosione ha danneggiato diversi edifici circostanti. L’attacco è stato poi rivendicato dallo Stato Islamico (o ISIS): si tratta di uno dei più gravi e violenti attacchi in Iraq da quando l’ISIS ha conquistato ampi territori nel paese, nell’estate del 2014.
Il capo della polizia della zona, Ahmed al Tamimi, ha raccontato a Reuters che i danni provocati dall’esplosione sono stati devastanti: «Alcune persone hanno cominciato a usare delle cassette delle verdure per raccogliere i pezzi dei corpi dei bambini». Il governo della provincia di Diyala, dove si trova il mercato di Khan Bani Saad, ha annunciato tre giorni di lutto e ha ordinato la chiusura di tutti i parchi e gli altri luoghi di intrattenimento per il resto dell’Edi al-Fitr, una delle feste più importanti della religione islamica che segna la fine del Ramadan, il mese sacro dedicato alla preghiera e al digiuno.