I corpi delle tenniste
Il dominio di Serena Williams ne fa parlare ancora, perché molte tenniste non vogliono avere troppi muscoli e gli sponsor preferiscono le magre
Il dominio della statunitense Serena Williams nel tennis femminile – confermato dalla vittoria del torneo di Wimbledon, l’11 luglio scorso – è perennemente accompagnato da un dibattito sul suo corpo, particolarmente massiccio e muscoloso, e di riflesso su quello delle altre tenniste. Negli anni Serena Williams è stata accusata di essere grassa, poco aggraziata e troppo “maschile”: sui social network è stata definita più volte “gorilla“; nel 2014 il presidente della federazione tennistica russa ha definito lei e la sorella Venus, con cui gioca spesso in doppio, «i fratelli Williams»; nel 2012 venne presa in giro dalla tennista danese Caroline Wozniacki, che si era infilata alcuni asciugamani nel reggiseno e sotto il gonnellino (le due tenniste sono amiche e alla fine Williams la difese dalle critiche di razzismo).
L’ultimo episodio di cui si è parlato molto è avvenuto dopo che la scrittrice inglese J.K. Rowling – autrice della saga di Harry Potter – le aveva fatto i complimenti su Twitter per la vittoria a Wimbledon; un utente aveva commentato dicendo che Williams vince perché «è fatta come un uomo» e Rowling aveva risposto con una foto della tennista con un attillato abito rosso, dicendo che suo marito non starebbe molto bene con quel vestito.
Williams, che ha 33 anni, ha raccontato alla rivista Rolling Stone che da adolescente voleva assomigliare alla sorella Venus, alta e slanciata, mentre lei era «grossa, coi fianchi larghi e tutto il resto». «Volevo essere lei. Volevo essere magra, ma non ero così, perciò ho dovuto imparare che avrò sempre le tette più grandi e che sarò sempre più grossa, e a farmelo andare bene. Penso che le ragazze che hanno più curve e sono più formose debbano avere più fiducia in sé stesse». Williams ha detto che «alla fine ho capito che devi imparare ad accettare quello che sei e ad amarti per chi sei. Ora sono davvero contenta del tipo di corpo che ho, e ne sono molto orgogliosa. Ovviamente va bene per me. Ne parlo sempre, di quanto un tipo come me si sia sentito a disagio in un corpo così».
Sul campo Williams indossa completini succinti dai colori accesi; fuori dal campo invece si veste alla moda e partecipa a feste ed eventi mondani. Negli anni è diventata un punto di riferimento e un modello di bellezza per molte donne, ma in realtà tante tenniste fanno ancora fatica ad accettare un corpo troppo atletico e muscoloso, come racconta Ben Rothenberg sul New York Times. Rothenberg fa l’esempio di Maria Sharapova, la seconda tennista più forte al mondo dopo Serena Williams, sua grande rivale e il suo opposto fisico: Sharapova è bionda, pallida, alta e slanciata. Anche se Williams ha vinto molto più di lei, Sharapova è quella che ha guadagnato di più, soprattutto grazie agli sponsor che preferiscono puntare su una bellezza considerata più femminile e fragile (e caucasica). La stessa Sharapova ha detto una volta: «Voglio essere sempre più magra e avere sempre meno cellulite. Credo che sia quello che vogliono tutte». Per questo evita di sollevare pesi durante l’allenamento: «Non sollevo più di due chili: è noioso e troppo faticoso. E per il mio sport penso che non serva».
Di fatto, le grandi tenniste contemporanee – che spesso sono anche delle celebrità e dei personaggi globali – devono scegliere se rafforzare la loro muscolatura, allo scopo di diventare giocatrici più forti e difficili da battere, oppure decidere di mantenere un aspetto fisico più conforme ai canoni e agli stereotipi di bellezza generalmente più diffusi, per avere un accesso più facile agli sponsor e un’immagine che non attiri critiche – a volte perfino insulti – come quella di Serena Williams.
L’allenatore della polacca Agnieszka Radwanska, che è alta 1,73 metri e pesa 56 chili, ha detto: «Cerchiamo di farla restare la più minuta tra le prime dieci giocatrici in classifica. Perché per prima cosa è una donna, e lei vuole sentirsi tale». Radwanska ha confermato dicendo che una massa muscolare eccessiva finirebbe per danneggiare la sua rapidità e agilità ma anche il suo aspetto: «e ovviamente mi interessa, dato che sono una ragazza». La tedesca Andrea Petkovic, 14esima in classifica, ha raccontato di non soppotare le foto in cui sta colpendo la pallina di rovescio con entrambe le braccia, quando i suoi muscoli appaiono più gonfi: «Non mi sento femminile. Non lo so, forse è perché so cosa dirà la gente. È stupido, ma è un’insicurezza che penso abbiano tutte le donne. Ce le ho anch’io e non mi vergogno ad ammetterlo. Vorrei essere una tennista più sicura e orgogliosa del suo corpo».
Il dibattito sul corpo delle tenniste va avanti da anni: Martina Navratilova, una delle più importanti tenniste di sempre, che ha giocato dagli anni Settanta agli anni Novanta, è stata costantemente derisa per essere troppo mascolina; lo stesso è accaduto alla francese Amelie Mauresmo e all’italiana Francesca Schiavone. A volte, anziché solidarizzare tra loro, le stesse tenniste si lanciano accuse simili: nel 2012 la slovacca Dominika Cibulkova perse contro l’australiana Sam Stosur e disse che giocare contro di lei era come «giocare contro un uomo».
Molte altre tenniste cercano di combattere gli stereotipi sui loro corpi, o di disinteressarsene: Navratilova ha difeso Serena Williams, mentre l’ex tennista statunitense Pam Shriver ha ricordato che «alcune tenniste devono accettare che giocano meglio se sono muscolose e non se sono magre, è una questione di forza. Il modo in cui Serena indossa il suo corpo è perfetto». La britannica Heather Watson ha detto che «mi piace proprio sembrare forte. Mi sento forte, e penso che le donne coi muscoli siano molto più attraenti di quelle spilungone senza forma». Secondo Caroline Wozniacki il fisico migliore è quello che serve per vincere: «ora sono una tennista, quindi farò tutto il possibile per giocare il miglior tennis possibile. Se significa che dovrò metter su un po’ di muscoli sulle gambe o sul sedere, è quello che farò. Posso diventare una modella quando mi ritiro».
La svizzera Timea Bacsinszky ha raccontato di aver avuto bisogno di sostegno psicologico per gestire la sua carriera e che ultimamente è riuscita ad accettare il suo aspetto fisico: «se diventerò più grossa, pazienza. So che se è per il mio sport, per avere un miglior dritto, un miglior rovescio o un miglior servizio, allora lo farò». Per finire la canadese Eugenie Bouchard – definita spesso la nuova Maria Sharapova per essere bionda, esile e molto bella – ha detto che spera di metter su più muscoli dopo che le ultime partite non sono andate bene. «Se è quello che ti serve per alzare i trofei, chi se ne importa dell’aspetto fisico?».