La storia dei tre soldati inglesi morti durante un’esercitazione
Nel 2013 sono collassati durante l'addestramento per entrare nella divisione più ambita dell'esercito britannico, per mancata supervisione e la cultura del farcela "a tutti i costi"
Il 13 luglio 2013 tre soldati inglesi sono morti durante un’esercitazione sulle montagne di Brecon Beacons, in Galles. Martedì 14 luglio 2015 il medico legale Louise Hunt ha stabilito che la loro morte era evitabile ed è stata causata dalla negligenza di chi stava supervisionando l’esercitazione. Il ministro della Difesa del Regno Unito si è scusato pubblicamente e si è assunto la responsabilità per quanto accaduto: ha detto che verranno modificate le procedure di addestramento per evitare che errori di questo tipo possano capitare ancora.
I tre uomini morti nel 2013, James Dunsby, Edward Maher e Craig Roberts, erano “riservisti”, cioè soldati non a tempo pieno: erano soldati a tutti gli effetti e due di loro avevano combattuto anche in Medio Oriente, ma avevano anche dei lavori da civili. I primi due avevano 31 anni, il terzo ne aveva 24. Sono morti per ipertermia, cioè a causa del troppo caldo, in tre diversi punti di una “marcia” sulle montagne di Brecon Beacons, che è lunga circa 26 chilometri e doveva essere completata in 8 ore e 48 minuti portando zaini pesanti almeno 22 chili. Facevano parte di un gruppo di 78 soldati e la marcia faceva parte delle prove di selezione per entrare nella SAS (Special Air Service), un corpo speciale di altissimo prestigio formato da pochi soldati e impegnato nelle missioni militari più pericolose. Il corso di addestramento per essere selezionati dura sei mesi e solo una piccola percentuale dei partecipanti riesce a terminarlo.
Da sinistra: Craig Roberts, Edward Maher e James Dunsby
Secondo il medico legale, la valutazione del rischio è stata sbagliata soprattutto perché non è stata considerata la previsione delle temperature per il giorno in questione. Durante la marcia sulle montagne di Brecon Beacons si sono raggiunti i 30 gradi centigradi. Non è stata prevista una quantità d’acqua adeguata da portare e il personale che supervisionava l’esercitazione non era istruito per occuparsi dei problemi medici che potevano verificarsi (e che si sono verificati). Inoltre tutta la cultura degli addestramenti SAS per il successo “a ogni costo” spinge i candidati al proprio limite fisico. Il medico legale ha detto di avere inviato alcuni suggerimenti al ministero della Difesa per evitare che un evento del genere possa accadere di nuovo.
La vedova di James Dunsby ha diffuso una dichiarazione molto dura in cui afferma che suo marito, che amava molto l’esercito, sarebbe rimasto molto deluso dal comportamento del ministero della Difesa durante l’inchiesta. Ha detto che le persone del ministero con cui ha avuto a che fare non hanno mostrato alcuna umiltà e responsabilità per il loro ruolo nella creazione della cultura militare che ha portato alle morti del 13 luglio 2013.