La città a cui è ispirata “True Detective”
La Vinci della serie tv non esiste: ma ha moltissime cose in comune con Vernon, famosa per le fabbriche e l'enorme corruzione
La seconda stagione di True Detective – la serie tv poliziesca scritta da Nic Pizzolatto, in onda su HBO e in Italia su Sky Atlantic – è ambientata nella cittadina immaginaria di Vinci, in California. Vinci è piccola, molto industrializzata e corrotta, gestita in modo familistico da un sindaco circondato da funzionari e poliziotti compiacenti. Come hanno subito notato giornalisti e commentatori, Vinci è ispirata alla città di Vernon, che si trova a meno di dieci chilometri a sud di Los Angeles.
Anche se Pizzolatto non l’ha detto esplicitamente, ci sono molti parallelismi e somiglianze tra le due città. Per prima cosa, alcune scene ambientate a Vinci sono state girate a Vernon: all’inizio del primo episodio compare la torre dell’acqua di Vernon, probabilmente l’edificio più conosciuto della città (cosa che la dice lunga su Vernon), mentre successivamente ne viene mostrata anche la centrale elettrica. Il detective Ray Velcoro, interpretato da Colin Farrell, abita in una piccola casa vicino al municipio di Vinci, che nella realtà si trova in piazza Furlong, non lontano dal municipio di Vernon.
La torre dell’acqua di Vernon, fotografata da Laurie Avocado, e quella di Vinci in True Detective
Anche l’atmosfera è la stessa. Vinci è un posto sperduto, disagiato, dove i ragazzini giocano tra i rifiuti tossici industriali. Vernon, fondata nel 1905, si è sviluppata come una città esclusivamente industriale, con fabbriche, impianti chimici, un mattatoio e altre aziende di produzione e distribuzione. Non ci sono parchi, scuole, biblioteche, cliniche e alimentari, ma solo quattro ristoranti che chiudono alle 16. Vernon dà lavoro a 50 mila persone ma ci vivono soltanto in 114.
Le somiglianze tra le due città continuano anche per quanto riguarda l’onnipresente corruzione politica e l’omertà. Il potere a Vernon è stato a spartito per decenni da due famiglie: i Malburg e i Malkenhorst. Leonis Malburg, che è il nipote del fondatore della città, è stato sindaco per oltre 30 anni, mentre Bruce Malkenhorst ha ricoperto per 32 anni svariate cariche: city manager (nelle città che lo prevedono è il vero amministratore, mentre il sindaco assume solo funzioni cerimoniali), responsabile delle finanze, tesoriere e direttore esecutivo della centrale elettrica di Vernon. Il comune gli pagava uno stipendio di 600mila dollari all’anno (oltre 540mila euro), più del doppio di quanto guadagna il sindaco di Los Angeles. Si è dimesso nel 2005 e il suo posto è stato preso dal figlio Bruce Junior.
Anche l’episodio di True Detective che dà il via alle indagini – l’omicidio di Ray Caspere, city manager di Vinci – è ispirato a un fatto accaduto a Vernon: nel 2012 venne ritrovato nell’acqua della Baia di San Francisco il cadavere di Eric Fresh, amministratore di Vernon. In quello stesso giorno lo stato della California aveva pubblicato un severo resoconto sulla gestione delle finanze della città: i principali funzionari pubblici rubavano fondi gonfiando i loro stipendi. Per esempio Fresch – che era stato citato in giudizio – aveva guadagnato 1,6 milioni di dollari in un solo anno (circa 1,45 milioni di euro). Non è mai stato chiarito se la sua morte sia stata un incidente, un suicidio o un omicidio. Per dare un’idea della gestione di Fresch, il procuratore distrettuale raccontò che a un certo punto aveva ordinato ai pompieri di bruciare i registri e i documenti finanziari di Vernon.
Negli ultimi anni le cose a Vernon sono lievemente cambiate. Il potere dei Malburg e dei Malkenhorst è stato contenuto, è aumentato il numero degli abitanti, è stato nominato un portavoce per parlare coi giornalisti. Il cambiamento si deve anche alle inchieste che hanno portato a galla la corruzione. Nel 2009 Leonis Malburg venne condannato per frode, cospirazione e falsa testimonianza, mentre nel 2010 Bruce Malkenhorst si dichiarò colpevole di appropriazione indebita di fondi pubblici per 60 mila dollari (54 mila euro); suo figlio andò in carcere per molestie sessuali su minori. Nel 2011 lo stato della California ha cercato di incorporare Vernon a Los Angeles; la città è riuscita a mantenere la sua indipendenza solo a patto di praticare alcune riforme per aumentare la trasparenza e combattere la corruzione: ha tagliato i salari dei funzionari, istituito limiti di tempo ai mandati di governo, costruito case popolari e finanziato progetti per sviluppare le zone circostanti.