Pier Francesco Majorino si candida a sindaco di Milano

Pier Francesco Majorino. (Piero Cruciatti / LaPresse)
Pier Francesco Majorino. (Piero Cruciatti / LaPresse)

Pier Francesco Majorino, assessore alle Politiche sociali del comune di Milano, ha detto che intende candidarsi alle primarie del centrosinistra per scegliere il nuovo candidato a sindaco. Le elezioni a Milano si terranno nel 2016; il sindaco uscente, Giuliano Pisapia, ha detto da tempo che non intende ricandidarsi. Pochi giorni fa Emanuele Fiano, deputato del PD, si era candidato a sindaco.

Majorino, che ha 42 anni ed è del Partito Democratico, prima di fare l’assessore della giunta Pisapia è stato consigliere comunale e per due anni il capogruppo del PD a Milano. Racconta il Giorno, della sua candidatura:

Milano, 9 luglio 2015 – Primarie non ancora indette, ma Pierfrancesco Majorino si candida «senza se e senza ma» proprio alle primare, che secondo l’assessore della giunta Pisapia non sono lo strumento migliore ma «l’unico» per scegliere il candidato sindaco del centrosinistra a Milano. È la seconda candidatura in ordine di tempo dopo quella del deputato Pd Emanuele Fiano, che questa sera è passato a stringergli la mano al teatro Litta dove Majorino (come fece il sindaco uscente Giuliano Pisapia quando si candidò) ha lanciato la sua campagna. ‘La partita della città’ è il titolo dell’appuntamento in cui l’assessore ha spiegato il suo programma: ha rilanciato sulla moralità (ricordando al centrodestra gli arrestati), criticando le amministrazioni prima di quella di Pisapia. «La partita della città è fra la continuità del cambiamento o il ritorno del peggiore passato» ha detto. Serve attenzione alla sicurezza (al governo chiede di mantenere i poliziotti in più arrivati in città per Expo), impegno per non lasciare case popolari vuote, per lavorare sui diritti. Il problema «non è fra renziani ne antirenziani – ha osservato – ma scegliere il candidato migliore» e su questo non si deve decidere a livello nazionale. «Non vedo perché dovrebbero decidere a Roma – ha concluso – essendo a Milano. Io dico senza se e senza ma primarie».

No ad esperimenti con Ncd a Milano: Majorino, ha anche detto «no» a repliche più o meno mascherate del «governo come a Roma». E non appena il comitato dei saggi avrà identificato le linee guida bisogna «subito» indire le primarie. A Roma ha chiesto di evitare interferenze: «Non si dia l’impressione – ha aggiunto – di non credere in noi». E parlando del governo ha chiesto di «porre fine ai tagli indiscriminati», e di «porre rimedio» nella questione dei rifugiati a quanto fa il ministro Alfano «pasticcione».