Perché oggi non escono Corriere e Gazzetta
I lavoratori poligrafici – chi sono? – hanno indetto uno sciopero improvviso giovedì pomeriggio, durante una trattativa con l'editore RCS
Oggi il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport, due quotidiani entrambi editi dal gruppo RCS, non sono in edicola a causa dello sciopero del personale poligrafico. I poligrafici sono i dipendenti di un giornale che non sono giornalisti: principalmente i tipografi, i grafici e gli impiegati amministrativi, ma non i dirigenti (come il direttore marketing o il direttore editoriale).
Un breve comunicato sul sito della Gazzetta spiega:
Cari lettori, oggi non troverete la Gazzetta dello Sport in edicola a causa dello sciopero dei lavoratori poligrafici e grafici di Rcs Mediagroup, che protestano dopo l’annuncio dell’azienda di volere attuare le procedure di mobilità per la gestione degli esuberi.
Il giornale tornerà regolarmente in edicola domani. Gazzetta.it resterà sempre aggiornata.
Questo lancio di agenzia di ieri spiega meglio la questione:
MILANO (MF-DJ)–Definito il piano di pensionamenti e prepensionamenti (47 in totale) al Corriere della Sera e con la solidarieta’ (3 giorni al mese) in dirittura d’arrivo per la Gazzetta dello Sport, adesso il fronte caldo in Rcs Mediagroup e’ quello relativo ai grafici e poligrafici. Il rischio concreto e’ che si arrivi alla mobilita’ per un numero totale di 260 dipendenti (dato che comprende anche i grafici e i poligrafici di Rcs Libri, in fase di cessione a Mondadori). Per l’azienda guidata dall’amministratore delegato Pietro Scott Jovane, scrive MF, la soluzione e’ ardua da trovare. Perche’ il tavolo della trattativa avviato a inizio settimana si e’ spaccato. Non e’ stata trovata, insomma, la quadratura del cerchio tra le richieste dell’azienda, che punta a risparmiare il 23-24% dei 100 milioni di costo del lavoro complessivo dell’area grafici e poligrafici intervenendo drasticamente sulla struttura, ricorrendo alla solidarieta’, e le richieste dei sindacati di categoria, in particolare Slc-Cgil e Uilcom-Uil (la Cisl non ha firmato). red/cas (fine)
In sostanza, scrive Lettera43, RCS vuole tagliare circa un quarto dei 100 milioni di costo del lavoro dell’area dei grafici e poligrafici, usando un “contratto di solidarietà”, che prevede l’astensione dal lavoro (e dalla paga) per alcuni giorni al mese per i dipendenti. I sindacati si sono opposti al piano e, prosegue Lettera43, RCS ha minacciato di tagliare allora 260 posti di lavoro. I poligrafici hanno deciso quindi per uno sciopero immediato, giovedì pomeriggio.
In generale le cose non vanno benissimo per RCS: i ricavi sono in discesa da diversi anni (per via del calo delle copie vendute e dei ricavi pubblicitari), i tagli al personale sono stati piuttosto consistenti e la crescita del digitale non è buona come ci si aspettava.