“Balatro” ricorda il poker ma c'entra fino a un certo punto, e non c'è l'azzardo: eppure una volta che ci si entra è difficile uscirne

Il videogioco più discusso dell’ultimo anno è un gioco di carte

Diverse importanti funzionalità di iPhone che erano state promesse sono state posticipate, perché hanno ancora bisogno di molto lavoro

Apple è in ritardo con i suoi piani per l’intelligenza artificiale

Come il servizio più popolare di videochiamate online a un certo punto non lo è stato più, e cosa resterà dopo la sua chiusura

Microsoft e la lenta agonia di Skype

Le vendite dell'azienda sono in calo e il titolo in borsa ha avuto due mesi terribili, man mano che Musk si è avvicinato a Donald Trump

La svolta politica di Musk sta facendo male a Tesla

Le lavatrici e i forni, secondo una ricerca norvegese che cita tra i possibili fattori anche le abitudini di consumo diverse rispetto al passato

Alcuni elettrodomestici durano meno di prima

Da maggio il popolare software per fare chiamate e chattare online smetterà di funzionare, e verrà integrato dentro Microsoft Teams 

Skype chiude

Tra di loro ci sono Damon Albarn, Kate Bush e Annie Lennox, preoccupati che la musica umana sia saccheggiata gratuitamente per produrre quella artificiale

Il disco senza musica pubblicato dai musicisti britannici contro i piani del governo sull’AI

Con la diffusione dei software di intelligenza artificiale progettati per conversare con gli umani stanno emergendo anche i possibili rischi

Ho molti amici AI

Il nome di Sid Meier è da sempre associato a Civilization, il celebre gioco di strategia di cui è appena uscito l'ultimo, atteso capitolo

Uno dei primi programmatori a firmare i videogiochi

L'ultima striscia fu pubblicata venticinque anni fa, per coincidenza poche ore dopo la morte di Charles Schulz, il suo storico autore

Lo straordinario epilogo dei Peanuts

Ne siamo circondati, e ora non guarderete più allo stesso modo quelli che provano a far chiudere prima le porte dell'ascensore

I pulsanti progettati per non funzionare

Foreign Policy spiega le cinque cose che non sappiamo sul mese sacro del calendario islamico

Le cose che non sappiamo del Ramadan

<p>È la parte centrale e più visibile del padiglione di Israele – che si trova appena prima dell&#8217;intersezione tra Decumano e Cardo, dopo il padiglione francese – con i suoi mille metri quadri e le 160mila piante: un campo verticale, o <em>Vertical Field</em>, posizionato sul lato destro del padiglione. È un prototipo unico al mondo che punta a risolvere il problema della mancanza di terreno coltivabile nelle città troppo urbanizzate in modo originale ed efficace.</p>

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<p>Questo campo agricolo di cereali in verticale è stato inventato dall&#8217;ingegnere Guy Barness, fondatore dell&#8217;<a href="http://www.greenwall.com.au">azienda GreenWall</a> che è specializzata in giardini verticali, e realizzato dall&#8217;architetto israeliano David Knafo, ideatore di tutto il padiglione. Ci sono voluti 18 mesi di sviluppo e programmazione e altri nove mesi di produzione ed esecuzione del progetto per riuscire a creare il Vertical Field: la struttura è formata da 190 tonnellate di acciaio, su cui sono state piantate 160mila piante di grano, mais e riso. Il campo verticale è posizionato di lato al padiglione: all&#8217;ingresso c&#8217;è invece uno schermo LED lungo 200 metri che proietta immagini di campi e paesaggi, che danno l&#8217;illusione di proseguire sulla parete coperta di piante vere.</p>
<p>L&#8217;idea è nata per risolvere il problema di scarsità di spazi coltivabili in Israele, che ha un terreno molto desertico, ma è ideale per essere utilizzata nelle città moderne, che hanno pochissimi spazi verdi e sempre più cemento e costruzioni. Già poco dopo la fine di Expo, per dicembre 2015, il Comune di Milano ha previsto di installare due campi verticali in città (non è ancora stato definito dove). La sera il Vertical Field viene illuminato, rendendo molto scenografico l&#8217;aspetto del padiglione.</p>
<p>Anche il sistema di irrigazione è innovativo, grazie all&#8217;irrigazione a goccia: i tubi con l&#8217;acqua sono posizionati soltanto in cima al Vertical Field e distribuiscono l&#8217;acqua soltanto ai primi campi in alto. Il terreno e le piante trattengono solamente l&#8217;acqua necessaria e fanno scorrere quella di troppo al campo successivo più in basso, e così via, fino ad arrivare all&#8217;ultimo campo in basso. Per dimostrare che l&#8217;acqua che arriva al termine di questa catena è sufficiente per bagnare le coltivazioni, al padiglione israeliano hanno piantato in basso il riso, la pianta che ha più bisogno di acqua in assoluto. <a href="https://www.facebook.com/pages/Vertical-Field-Ltd/906380839436882">Sono già stati raccolti alcuni prodotti</a>, come il mais che era arrivato a un&#8217;altezza (verso l&#8217;esterno) di un metro e mezzo circa.</p>

Tecnologia

campo verticale israele

Expo2015

padiglione israele

padiglioni nazionali

prototipo orto verticale

vertical field

vertical field israele

Il Vertical Field del padiglione di Israele, un prototipo di campo verticale (Marta Cantoni/Il Post)

Vertical field Israele

<p>Il Vertical Field del padiglione di Israele, un prototipo di campo verticale (Marta Cantoni/Il Post)</p>


È un prototipo unico al mondo e potrebbe risolvere il problema della mancanza di terreno coltivabile nelle città

Il campo in verticale di Israele

Il campo in verticale di Israele

Il campo in verticale di Israele

Il campo in verticale di Israele

Il campo in verticale di Israele

Il campo in verticale di Israele

Il campo in verticale di Israele

Il campo in verticale di Israele