L’esercito statunitense ha una nuova divisa
E cambia soprattutto lo schema mimetico, dopo anni di studi e critiche
Dal primo luglio l’esercito americano ha adottato una nuova uniforme, che è disponibile nei negozi di articoli militari e costa più o meno quanto la precedente: 100 dollari (circa 90 euro) per cappello, giacca, pantaloni, maglietta, biancheria intima e cintura. Dal gennaio del 2016 sarà l’unica divisa fornita alle nuove reclute, mentre tutti i soldati dovranno adottarla entro il primo ottobre del 2019: nel frattempo potranno mescolare capi delle uniformi precedenti. Per comprare la nuova divisa i soldati possono servirsi dell’assegno annuale che ricevono appositamente per l’abbigliamento. Il nuovo modello, chiamato anche Scorpion II, presenta qualche piccola modifica rispetto ai precedenti ma la cosa più rilevante è il nuovo schema mimetico, l’Operational Camouflage Pattern (OCP).
L’esercito statunitense sta cercando di far fronte da anni ai problemi delle sue divise, giudicate spesso inefficienti anche per il tipo di colorazione mimetica. La colorazione dello Universal Camouflage Pattern (UCP) – in uso dal 2004 – è considerata molto scarsa ed è piuttosto impopolare tra i soldati: per risparmiare, presenta un unico schema valido per ogni ambiente – giungla, deserto e ambienti urbani – senza essere davvero buona per nessuno dei tre. Lo UCP ha inoltre solo tre colori: grigio, marrone, verde salvia – mentre il nero è assente – distribuiti a chiazze pixelate.
ll nuovo camouflage dell’esercito:
Alcune delle vecchie versioni:
Per rispondere alle critiche, l’esercito adottò nel 2010 lo schema mimetico detto “MultiCam”, messo a punto nel 2002 dall’azienda Crye Precision: presentava sette colori distribuiti a macchie ed è stato utilizzato nelle uniformi per le operazioni speciali in zone di guerra, in particolare nella guerra in Afghanistan.
L’OCP è invece una rielaborazione di uno schema mimetico messo a punto più di dieci anni fa da Crye Precision – l’azienda del MultiCam – e poi riadattato dall’esercito. William Layer, portavoce dell’esercito, ha detto che «entrambi i camouflage consentono di nascondersi in modo efficace in condizioni simili. Questa, più che gli elementi in comune, è il motivo delle somiglianze tra i due pattern». La nuova mimetica appare come una combinazione tra lo UCP e il MultiCam, con colori più scuri distribuiti a chiazze anziché a pixel. È il risultato di quattro anni di ricerca condotti dal Camouflage Improvement Effort, lo studio più approfondito sugli schemi mimetici mai condotto finora con l’obiettivo di creare un’uniforme dalla colorazione più sicura possibile.
Nel corso degli anni sono stati testati molti schemi in svariati ambienti: il risultato è uno schema di base che dovrebbe funzionare bene un po’ ovunque. Il gruppo di ricerca ha anche studiato alcuni schemi mimetici da aggiungere a quello di base, per esempio uno dedicato alle zone desertiche e un altro a giungle e foreste, ma l’esercito non ha ancora deciso se approvarli.