Cose che si muovono
Marcus Lyon fotografa enormi spostamenti, esodi e migrazioni: paesaggi senza orizzonti che fanno girare la testa
Marcus Lyon è un artista e fotografo britannico i cui lavori sono esposti in tutto il mondo e raccolti in alcune delle collezioni permanenti internazionali più importanti in circolazione, tra cui quelle dell’Art Institute of Chicago e dell’Arts Council of Great Britain. Negli ultimi venti anni Lyon si è interessato ai problemi legati all’urbanizzazione e alle migrazioni di massa, visitando più di novanta paesi e documentando con le sue fotografie il modo in cui si stanno trasformando le grandi città e la capacità di adattamento degli esseri umani rispetto a questi cambiamenti.
Per la sua serie Exodus, Lyon ha realizzato delle foto che mostrano nei minimi dettagli alcuni esempi delle più significative migrazioni del Ventunesimo secolo, non solo quelle umane: l’immagine di questi “paesaggi senza orizzonti” (fatti di ambienti urbani densamente popolati, di percorsi d’acqua, di strade trafficate da migliaia di macchine, di container pronti per il loro viaggio), viene pianificata minuziosamente da Lyon, realizzata dall’alto e poi cucita digitalmente mettendo insieme anche oltre mille fotografie, in una serie di composizioni molto complesse.
Come spiega Lyon:
Exodus è un’esplorazione delle migrazioni più significative del XXI secolo. Mentre la capacità delle persone, dei beni e dei servizi di circumnavigare il pianeta aumenta esponenzialmente, noi siamo sempre più scollegati da una visione chiara della nostra identità comune. Infatti, con le nostre differenze economiche e geo-politiche che si intensificano, questo movimento inarrestabile e l’espansione delle attività digitali sfidano il potere dell’individuo nella società. Exodus suscita domande riguardanti i più grandi cambiamenti nella società contemporanea attraverso rappresentazioni su larga scala dei temi chiave che influenzano la globalizzazione nel mondo moderno.
Gli altri lavori di Marcus Lyon si possono vedere sul suo sito.