Cos’è la Padania, in un libro
Il progetto Padania Classic ha raccolto nel libro "L'atlante dei classici padani" fotografie e testi su una regione che non esiste ma che tutti conoscono
Padania Classic è un “progetto di ricerca visiva” nato nel 2010 con l’obiettivo di raccontare la Padania, le sue architetture e i comportamenti umani delle persone che ci abitano. Il progetto è stato realizzato dal fotografo e artista Filippo Minelli: negli anni hanno collaborato con lui molti utenti, che hanno postato e condiviso tramite i social e il sito di Padania Classics le loro fotografie. Le immagini raccolte da Minelli documentano “in chiave tragica e ironica” il paesaggio contemporaneo di quell’area del Nord Italia che, scrive il sito, non è formalmente riconosciuta da nessuno ma negli anni si è comunque affermata come “un elemento incredibilmente presente nella routine dei suoi abitanti, riconoscibile sia nel paesaggio che nei comportamenti umani”.
Grazie a un progetto di crowdfunding, il sito Padania Classics ha raccolto le sue fotografie e le sue analisi in un libro in vendita online: L’atlante dei classici padani. Il libro ha 720 pagine, circa mille immagini, illustrazioni, infografiche e testi in italiano e in inglese: è edito da Krisis Publishing, il concept e le fotografie sono di Filippo Minelli e i testi di Emanuele Galesi. L’atlante dei classici padani è diviso in 18 capitoli, 12 dei quali sono online in anteprima: dentro si trovano molte cose tipiche della Padania, relative alla sua urbanistica, all’inquinamento, al consumo del suolo, al “fenomeno Lega” e anche alla “simpatica proliferazione di palme nelle nebbiose province” dell’Italia del Nord.
Suddiviso in 18 capitoli aziendali affronta in maniera ossessiva tematiche riguardanti la Regione divenuta Macro, dalla cementificazione al Dio dell’Oro, dai rifiuti ai monumenti all’assurdo, dalla politica alla religione, dalla monetina inserita nel videopoker alla mano inserita nella mutanda dopo il massaggio.
Qui sotto ci sono alcune pagine del libro, che sarà presentato alle 18.30 di domenica 5 luglio allo spazio di Fondazione Forma in Galleria Meravigli a Milano.