Le foto del Gay Pride nel mondo
Ieri ci sono state sfilate a Lisbona, Barcellona, Berlino, Torino e Parigi, ma anche in Sud America e in Asia, con i soliti vestiti bizzarri, carri colorati e molti baci
Sabato 27 giugno si sono tenute in diversi paesi del mondo le tradizionali parate a sostegno dei diritti per le persone LGBT, che in Italia da anni vengono chiamate indifferentemente “Gay Pride”. La parata si tiene almeno una volta l’anno in decine di città del mondo. Quest’anno c’era più di un motivo per manifestare e festeggiare: a maggio l’Irlanda – un paese a stragrande maggioranza cattolica – ha approvato una legge che equipara il matrimonio omosessuale a quello eterosessuale, mentre appena due giorni fa la Corte Suprema degli Stati Uniti ha reso legale il matrimonio gay in tutto il paese con una sentenza storica.
Le parate principali si tengono tradizionalmente intorno al 28 giugno per ricordare i cosiddetti “moti di Stonewall”, una serie di violenti scontri fra persone omosessuali e polizia che avvennero il 28 giugno 1969 a New York, in un bar frequentato soprattutto da omosessuali. Nelle prime ore del mattino di quel giorno alcuni agenti irruppero violentemente nel bar Stonewall Inn per identificare i presenti, causando però una specie di rivolta (ai tempi compiere atti omosessuali era ancora considerato un reato in molti stati): oggi l’episodio viene considerato simbolicamente come il momento della nascita del movimento a sostegno dei diritti delle persone LGBT nel mondo.