Arnold Schwarzenegger e i matrimoni gay
L'ex governatore repubblicano della California ha risposto con la battuta più famosa dei suoi film a un fan che lo criticava per il suo appoggio alla sentenza della Corte Suprema
Venerdì 26 giugno la Corte Suprema degli Stati Uniti ha dichiarato i matrimoni tra persone dello stesso sesso legali in tutto il paese. Moltissime celebrità hanno festeggiato la decisione e tra gli altri anche l’attore ed ex governatore repubblicano della California Arnold Schwarzenegger. Nella sua pagina Facebook, Schwarzenegger ha inserito come nuova foto profilo un’immagine di lui nei panni del robot “Terminator” a cui sono stati sovrapposti i colori dell’arcobaleno: è un modo per appoggiare la decisione della Corte Suprema che stanno usando centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo.
Non tutti i suoi fan hanno apprezzato la scelta di Schwarzenegger: a uno di quelli che lo criticava, lui ha risposto con una delle sue battute più famose.
Si tratta della frase che nel film “Terminator 2” il personaggio di Schwarzenegger rivolge al cattivo del film prima di sparargli.
Nonostante sia un repubblicano – quindi faccia parte di uno schieramento piuttosto conservatore rispetto ad alcuni temi legati ai diritti civili – già in passato Schwarzenegger aveva espresso posizioni a favore dei diritti dei gay. Lo scorso aprile, per esempio, aveva scritto un articolo sul Washington Post per criticare l’approvazione della legge sull’obiezione religiosa nell’Indiana, che dalla settimana precedente impediva allo stato di limitare i principi religiosi dei propri cittadini. Secondo i detrattori della legge, la norma permetteva ai negozianti cristiani di rifiutarsi di servire i propri clienti omosessuali senza per questo essere accusati di fare discriminazione. Schwarzenegger aveva scritto sul Washington Post che proprio «in quanto repubblicano» si sentiva «furioso» riguardo all’approvazione della legge.