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  • Giovedì 25 giugno 2015

L’accordo tra l’Atletico Madrid e Plus500

Una società israeliana di trading in guai legali e finanziari sponsorizzerà per due anni una delle più famose squadre di calcio in Europa

(Gonzalo Arroyo Moreno/Getty Images)
(Gonzalo Arroyo Moreno/Getty Images)

L’Atletico Madrid, una delle squadre di calcio più forti e famose del momento, ha stipulato un contratto di sponsorizzazione con Plus500, una società israeliana piuttosto controversa che si occupa di compravendita online di azioni e valuta straniera. Plus500 sarà lo sponsor principale dell’Atletico Madrid per le prossime due stagioni: significa che il suo logo apparirà sulla parte anteriore delle magliette dei giocatori, sia nelle partite di Liga sia in quelle di Champions League. Nel gennaio 2015 l’Atletico Madrid aveva già firmato con Plus500 un accordo di sponsorizzazione minore, che prevedeva l’inserimento del suo logo sotto il numero di ogni maglia. I termini del nuovo accordo non sono stati resi noti, ma si parla di svariati milioni di euro (probabilmente nell’ordine delle decine: il Real Madrid viene pagato circa 30 milioni di euro a stagione da Emirates, il suo sponsor principale).

L’accordo fra Atletico Madrid e Plus500 ha fatto molto parlare, soprattutto per il fatto che Plus500 ha avuto di recente diversi guai giudiziari: a metà maggio, infatti, tutti i suoi account britannici sono stati bloccati in seguito ad alcune accuse di riciclaggio di denaro. Alcuni account sono stati sbloccati solo di recente – si parla del 20 per cento, due settimane fa – ma nel frattempo la stessa Plus500 ha ammesso che ha iniziato una trattativa per la propria vendita a Playtech, una società di scommesse online (sebbene l’azionista di maggioranza abbia rifiutato l’offerta perché la ritiene troppo bassa). Secondo Business Insider, al momento Plus500 si trova in mezzo a «una crisi enorme».

Plus500 è stata fondata nel 2008. Nonostante sia una società israeliana, la sua sede principale è a Londra, come accade a molte società finanziarie. Plus500 è una delle società più note tra quelle che permettono di scambiare azioni e valuta straniera online, e quindi in maniera rapida e accessibile. Nel 2014 aveva circa 104mila utenti “attivi”. Fino a poco prima delle misure restrittive di cui ha sofferto nel Regno Unito – che è il paese da cui proviene la metà delle sue entrate – aveva un valore stimato di 1,2 miliardi di euro. La particolarità del servizio che offre Plus500 è la stessa che ha attratto migliaia di clienti ma anche le attenzioni delle autorità britanniche: come ha spiegato il Financial Times, Plus500 «richiede un controllo sui documenti del cliente solamente al momento del ritiro di contanti, e non al momento di depositare soldi e dell’avvio delle operazioni». Plus500 ha sempre detto di considerare legali i propri servizi.

A maggio Plus500 ha ricevuto diverse critiche e richieste di controlli dalla Financial Conduct Authority, una commissione finanziaria britannica indipendente dal governo. Di conseguenza ha bloccato tutti i propri account e iniziato una verifica delle credenziali di tutti i propri clienti. Nel frattempo le azioni della società hanno perso circa metà del proprio valore nel giro di pochi giorni, per poi riprendersi brevemente a inizio giugno (GBX è una unità di misura finanziaria agganciata alla sterlina. 1 sterlina vale 100 GBX).

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Il CEO di Plus500, Gal Haber, ha fatto sapere in una nota che l’accordo con l’Atletico Madrid «ci aiuterà ad aumentare la riconoscibilità del nostro brand e il numero di clienti in giro per il mondo».