Lo sciopero dei giornalisti dell’ANSA
È stato indetto per protestare contro il programma di esuberi presentato dall'azienda e durerà fino a giovedì 25 giugno
Il comitato di redazione (cdr) dell’agenzia di stampa ANSA – l’organo di rappresentanza sindacale dei giornalisti – ha indetto uno sciopero per tutta la giornata di oggi e che durerà fino alle 7 di giovedì mattina. Lo sciopero è stato proclamato dopo che – fallita una mediazione con i giornalisti – l’azienda ha presentato un piano per i prossimi anni che prevede anche 65 esuberi (da gestire tramite cassa integrazione o contratto di solidarietà). L’ANSA è una cooperativa di 36 soci, editori dei principali quotidiani italiani.
Il piano proposto dall’azienda serve a riportare i bilanci della società in pari: per il 2015 è infatti prevista una perdita di 5 milioni di euro (nonostante introiti per svariati milioni di euro siano garantiti ogni anno solo dalla fornitura di servizi al governo, con una pratica discussa e contestata). Il sito dell’ANSA è stato aggiornato per l’ultima volta martedì 23 giugno alle 18.30 e tornerà ad essere aggiornato nella mattina di giovedì 25 giugno.
Questo è il comunicato del cdr di ANSA:
Il Cdr dichiara irricevibile il piano di riorientamento e sviluppo, presentato oggi dall’azienda, nel punto in cui per la redazione giornalistica prevede 65 esuberi da gestire dal primo luglio con un ricorso alla cigs o a contratti di solidarietà per l’emergenza di un rosso di bilancio stimato per il 2015 in 5 milioni di euro.
I giornalisti dell’Ansa dicono no ad un nuovo intervento straordinario di recupero costi che vanificherebbe i pesanti sacrifici fatti negli ultimi anni ed ogni reale prospettiva di sviluppo dell’agenzia oggi necessaria per difenderne il ruolo di cardine nel sistema dell’informazione in Italia.
I giornalisti dell’Ansa dicono no al ricorso a contratti di solidarietà che rappresenterebbe un arretramento irreparabile in termini di qualità e copertura dell’offerta giornalistica mettendo a rischio il ruolo e la posizione di mercato di prima agenzia italiana.
I giornalisti dell’Ansa ritengono impercorribile l’apertura di un nuovo confronto mentre restano disattesi impegni legati agli accordi sindacali per il precedente stato di crisi.