La Camera ha respinto le mozioni di censura contro Castiglione
Il sottosegretario all’Agricoltura è indagato per questioni legate all'inchiesta giudiziaria “Mafia Capitale”: a favore delle sue dimissioni hanno votato M5s, Lega e Sel
La Camera ha respinto tutte le mozioni di censura presentate contro il sottosegretario all’Agricoltura Giuseppe Castiglione (Nuovo Centro Destra) indagato nell’inchiesta “Mafia Capitale”. Le mozioni erano tre, una del M5S, una di Sel e una della Lega Nord e chiedevano le dimissioni del sottosegretario. I voti favorevoli alla mozione del M5S sono stati 108, quelli contrari 304 e gli astenuti 2. Quella di Sel ha ottenuto 92 voti favorevoli e 303 contrari, e infine quella della Lega 86 sì e 306 no. Contro le mozioni hanno votato Pd, Fi, Scelta civica e Ncd. A favore hanno votato invece M5s, Lega e Sel.
Andrea Romano del Partito Democratico ha spiegato in aula il motivo del voto contrario alle mozioni: «La posizione della mera notizia dell’esistenza di indagini non può essere motivo di sfiducia. Oggi non siamo chiamati a esprimere un verdetto giudiziario, né un giudizio di moralità, né un giudizio sul curriculum del collega. La valutazione del Pd è di non frapporre alcun ostacolo al lavoro della magistratura e di valutare se le funzioni di sottosegretario siano indebolite dallo svolgimento dell’indagine. Ci troviamo a discutere e valutare l’esistenza di limiti che possono rendere inefficace l’operato di Castiglione nel governo».
Giuseppe Castiglione è indagato dalla procura di Catania per questioni legate alla complessa inchiesta giudiziaria “Mondo di mezzo” o “Mafia Capitale”. In particolare è indagato per turbativa d’asta sull’appalto per la gestione del “CARA” di Mineo, Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo del comune di Mineo, in provincia di Catania, su cui si sono concentrate alcune indagini di “Mafia Capitale”.
I pm sono arrivati alla struttura CARA di Mineo indagando su Luca Odevaine, vice capo di gabinetto della giunta di Walter Veltroni, già arrestato lo scorso dicembre insieme ad altre 36 persone nell’inchiesta romana. Nelle decine di intercettazioni raccolte in cui Odevaine parla dell’aggiudicazione dell’appalto per il CARA di Mineo viene citato anche Castiglione. Castiglione è stato presidente della provincia di Catania dal giugno 2008 all’ottobre 2012 (fu eletto con il centrodestra con il 77,62 per cento dei voti: il secondo, Leotta Salvatore, prese il 18,16 per cento dei voti). Castiglione è sottosegretario all’Agricoltura dal maggio 2013.