Giovanni Toti vuole invadere la Libia
Martedì a Roma si è svolta un’audizione del comitato Schengen sui flussi migratori. Durante l’incontro si è parlato della riforma del sistema europeo sull’accoglienza e in generale di modelli di accoglienza. Alla riunione ha partecipato anche il nuovo presidente della Liguria Giovanni Toti, che ha chiesto al governo «quali siano le politiche complessive che intende porre in atto per arginare i flussi degli arrivi nel nostro Paese» e ha parlato soprattutto della Libia.
Toti ha spiegato che «l’UE e l’ONU non stanno rispondendo alle richieste avanzate dall’Italia», che «l’Italia è uno Stato sovrano», che «il suo comportamento deve essere coerente con quello degli altri Paesi, senza arrivare all’ipotesi di innalzare muri» e che «finché non si arrestano le partenze non si risolve certo il problema sparpagliandoli per l’Italia». Infine ha aggiunto:
«Personalmente sono favorevole a un intervento in Libia, anche da soli nel senso dell’Italia, perché qualcuno gli scarponi sulla sabbia deve pur metterli. Sulle problematiche aperte dagli arrivi dei migranti c’è molto da fare basti pensare alla distruzione dei barconi e al rimpatrio dei migranti privi dei presupposti per stare sul territorio europeo, cosa che del resto fa anche la civilissima Australia».