La strage in India per i liquori fatti in casa
A Mumbai sono morte 84 persone per un'intossicazione da metanolo: la bevanda era stata venduta a 10 centesimi al bicchiere
Aggiornamento domenica 21 maggio – Il numero delle persone morte a Mumbai, in India, per avere ingerito del liquore artigianale venduto di contrabbando è salito a 92. Il liquore, hanno detto le autorità, era stato preparato con del metanolo, una sostanza tossica simile all’alcol.
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Almeno 84 persone sono morte a Mumbai, in India, dopo avere bevuto del liquore artigianale venduto di contrabbando. Si tratta del caso più grave di avvelenamento di massa che si è verificato a Mumbai negli ultimi anni. Il liquore era stato prodotto in maniera casalinga e i produttori avevano aggiunto alla mistura del metanolo, una sostanza tossica simile all’alcol, per rendere più forte la bevanda. Il liquore è stato venduto intorno a mercoledì sera a circa 10 centesimi di euro al bicchiere. Dieci millilitri di metanolo sono sufficienti a causare cecità permanente mentre una dose tra i 30 e i 100 è considerata letale.
In India la produzione di liquori artigianali di contrabbando è molto diffusa e ogni anno decine di persone muoiono a causa di avvelenamento da metanolo. Nel caso più grave, avvenuto nello stato indiano del Bengala Occidentale nel 2011, nel giro di 48 ore morirono 143 persone. Il numero dei morti arrivò nei giorni successivi fino a 170. Il metanolo è utilizzato come sostituto economico dell’alcol in moltissimi paesi del terzo mondo, ma spesso finisce nei liquori di contrabbando dei paesi sviluppati e negli ultimi anni ci sono stati casi di avvelenamento di massa anche in Russia, Norvegia, Estonia e Repubblica Ceca. Nel 1986, in Italia, 23 persone morirono a causa di una partita di vino alterato con metanolo.