A Ventimiglia è cominciato il Ramadan

Centinaia di migranti sono ancora bloccati e il flusso continua a aumentare: nel frattempo è cominciato il mese che impone ai musulmani il digiuno dall'alba al tramonto

Il Ramandan a Ventimiglia, 17 giugno 2015 (JEAN-CHRISTOPHE MAGNENET/AFP/Getty Images)
Il Ramandan a Ventimiglia, 17 giugno 2015 (JEAN-CHRISTOPHE MAGNENET/AFP/Getty Images)

Anche per i migranti bloccati a Ventimiglia è cominciato il Ramadan, il nono mese del calendario lunare islamico durante il quale i musulmani non possono bere né mangiare dall’alba al tramonto. I migranti musulmani, che provengono soprattutto da Eritrea, Somalia, Costa d’Avorio, Sudan e che da più di una settimana sono bloccati a Ventimiglia in attesa di attraversare il confine tra Italia e Francia, hanno pregato sulla scogliera coperti da teli e coperte o alla stazione rivolti alla Mecca.

La responsabile della Croce Rossa a Ventimiglia ha detto che prima dell’inizio del Ramadan sono stati distribuiti circa 700 pasti, mentre dopo l’inizio della festa hanno cenato poco più di 200 persone: significa che almeno in 400 hanno iniziato a osservare il digiuno dall’alba al tramonto (i fedeli possono sospendere il Ramadan per motivi di salute o di debolezza fisica). I volontari hanno organizzato diversi turni di distribuzione del cibo e dell’acqua per differenziare gli orari tra cristiani e musulmani osservanti. Ci sono anche diverse preoccupazioni riguardo lo stato di salute delle persone, in condizioni già precarie, che si trovano vicino al mare: ieri faceva molto caldo e la temperatura ha raggiunto i 33 gradi.

Nel frattempo la situazione a Ventimiglia è piuttosto stabile. Ci sono circa 180 persone accampate sulla scogliera, 500 circa che si trovano invece alla stazione e altre 170 che sono state trasferite mercoledì dalla Francia all’Italia alla frontiera di Ponte San Luigi. È stata anche aperta una nuova struttura organizzata dal comune in un edificio delle Ferrovie dello Stato: si tratta di un ex dormitorio del personale, grande circa 300 metri quadrati e suddiviso in tre grandi vani, dotato di bagni, docce e dove sono state portate anche delle brandine. Qui sono state trasferite 70 persone, donne e bambini.

Secondo la Croce Rossa, nelle ultime 48 ore il numero dei migranti «è aumentato in modo esponenziale»: la stampa ha riportato i racconti di agenti di polizia italiani secondo cui il governo francese starebbe approfittando della situazione per provare a espellere in Italia anche extracomunitari minorenni che secondo la legge vanno invece ospitati nel paese in cui vengono fermati. Mentre la presenza delle forze dell’ordine è stata ridotta, la Gendarmerie e la Police Nationale stanno potenziando i controlli soprattutto nelle stazioni ferroviarie di Nizza e Cannes, ma anche nella stazione di frontiera di Garavan-Mentone dove è stato fermato il treno di alta velocità Tgv e gli agenti sono saliti a bordo per accertare la presenza di migranti. Dopo la perquisizione il treno ha ripreso il viaggio verso Parigi.