Pagare IMU e TASI oltre la scadenza
Tutti i tipi di "ravvedimento operoso" che permettono di mettersi in regola anche dopo il 16 giugno
Il 16 giugno scadeva il termine per pagare l’IMU e la TASI. Le due tasse comunali andavano pagate per il 50 per cento, mentre il restante 50 per cento deve essere pagato entro il 16 dicembre. C’era la possibilità di versare tutto il dovuto in un unico pagamento, ma andava fatto comunque entro il 16 giugno.
Chi non è riuscito a pagare in tempo può farlo nei prossimi giorni, pagando qualcosina in più. La procedura per pagare si chiama Ravvedimento Operoso, la cifra che si paga in più è una sanzione e dipende da quanti giorni dopo la scadenza avviene il Ravvedimento. Ci sono quattro tipi di Ravvedimento:
– Ravvedimento Sprint: si può fare entro 14 giorni dalla scadenza (quindi fino al 30 giugno) pagando un extra calcolato come lo 0,2 per cento giornaliero di quanto dovuto normalmente più gli interessi giornalieri calcolati sul tasso di interesse annuale, che per il 2015 era lo 0,5 per cento.
– Ravvedimento Breve: funziona da 15 giorni fino a 30 giorni dopo la scadenza. Si paga una sanzione del 3 per cento su quanto dovuto più gli interessi giornalieri calcolati sul tassi di interesse annuale.
– Ravvedimento Medio: da 31 giorni a 90 giorni dopo la scadenza, la sanzione è del 3,33 per cento più gli interessi giornalieri.
– Ravvedimento Lungo: oltre il novantesimo giorno, si paga il 3,75 per cento più gli interessi giornalieri.
Gli interessi giornalieri
Per calcolare gli interessi giornalieri bisogna dividere il tasso annuale per 365 giorni, trovando quindi il tasso giornaliero (0,0013 per cento) e moltiplicarlo per i giorni di ritardo.
Le abitazioni principali che non facciano parte delle categorie catastali di lusso (A1, A8, A9) sono esenti dal pagamento dell’IMU.