Cos’è “Pitti Uomo”
Comincia oggi a Firenze uno degli eventi di moda più importanti del mondo: cos'è, che storia ha, perché si chiama così e cos'ha di diverso dalle sfilate di Milano
di Enrico Matzeu – @enricomatzeu
Dal 16 al 19 giugno alla Fortezza da Basso di Firenze si tiene Pitti Uomo 88, uno dei maggiori eventi della moda mondiale, familiarmente noto come “Pitti” tra gli addetti ai lavori e chi ne sente parlare dai telegiornali (prende il nome da uno dei più noti palazzi fiorentini, dove si teneva una volta).
Pitti Uomo è una manifestazione dedicata a quello che si chiama il “pronto moda maschile”, ovvero i capi più rapidamente pronti per il mercato della prossima stagione: paragonata alle più spettacolari sfilate delle varie settimane della moda internazionali, ha come protagonisti non tanto gli stilisti più importanti ma i brand di abbigliamento e i loro prodotti più destinati al mercato. È organizzata da una società che si chiama “Pitti Immagine”, e due volte all’anno (a gennaio e a giugno) ospita quindi aziende italiane e internazionali che presentano alla stampa e ai compratori le collezioni per l’anno successivo. Nei quattro giorni in cui si tiene la fiera, vengono organizzati anche eventi collaterali, sfilate e installazioni da parte di stilisti e brand di abbigliamento maschile, che coinvolgono anche altre parti della città di Firenze. Pitti Uomo è sempre in calendario subito prima della settimana della moda maschile di Milano.
L’evento nacque negli anni Cinquanta, il 12 febbraio 1952 con il nome di First Italian High Fashion Show, ed era dedicato inizialmente alla moda femminile: fu organizzata da Giovanni Battista Giorgini, discendente di una famiglia di nobili lucchesi, nella sua casa di Firenze, Villa Torrigiani. Giorgini all’epoca capì la necessità di organizzare le sfilate di moda anche in Italia, come già succedeva per la Haute Couture a Parigi. Così nel ’52, subito dopo i défilé parigini, fece arrivare a casa sua giornaliste e compratori americani per assistere alle sfilate di Carosa, Fabiani, Simonetta, le sorelle Fontana, Schuberth, Vanna, Noberasco, Marucelli e Veneziani, che mostrarono le proprie creazioni per la primavera/estate di quello stesso anno. Visto il successo ottenuto, l’evento si spostò al Grand Hotel di Firenze per poi trovare spazio nella Sala Bianca di Palazzo Pitti (a cui si deve successivamente il nome della manifestazione, appunto). Verso la metà degli anni Sessanta, però, le case di Alta Moda trasferirono all’interno dei propri atelier a Roma e presentazioni, mentre a Milano si insediò il prêt-à-porter con le prime sfilate di Krizia, Albini e Missoni. A Firenze rimasero le fiere dedicate all’artigianato e alla maglieria, con particolare attenzione per il pronto moda maschile, che portò nel 1972 alla nascita ufficiale di Pitti Uomo: abiti più classici e tradizionali, rispetto a quello che si vede a Milano.
Nel 1982 la sede di Pitti venne spostata alla Fortezza da Basso – il principale luogo di esposizioni fiorentino, vicino alla stazione di Santa Maria Novella – dove si tiene tutt’ora, organizzata come una vera e propria fiera con singoli stand dedicati agli espositori. Già dagli anni Settanta, oltre a Pitti Uomo, nacquero altri eventi dedicati alla moda per bambini, alla casa, agli abiti casual e ai filati. Con la nascita della nuova società, Pitti Immagine, i buyer e la stampa hanno aumentano il loro interesse per la manifestazione, anche grazie alla presenza sempre più crescente di aziende internazionali e alla scelta di molti designer di andare di tanto in tanto a Firenze a presentare la propria collezione, invece che a Milano, Londra o Parigi. A Pitti Uomo 88, ad esempio, sarà ospitata giovedì la sfilata di Moschino disegnata dal nuovo direttore creativo Jeremy Scott.
Oggi Pitti Immagine organizza, oltre a Pitti Uomo, anche Pitti W (costola di Pitti Uomo, dedicata alle precollezioni femminili), Pitti Bimbo, Pitti Filati, Pitti Fragranze, Modaprima (dedicata alla moda per la grande distribuzione organizzata), Taste (dedicato all’alta enogastronomia) e Super, che si tiene a Milano durante le settimane della moda femminile ed è riservato a brand di ricerca e a talenti nuovi.
Pitti Uomo rimane però il salone principale e nell’ultima edizione estiva ha avuto circa 30mila visitatori, di cui 19mila compratori (ovvero boutique, negozi al dettaglio, distributori, grandi magazzini, portali di e-commerce, eccetera); di questi il 40,52% sono stranieri. A Pitti Uomo 88 sono previsti 1.150 espositori, di cui 460 provenienti dall’estero: non sono ammessi i consumatori finali e i visitatori qualunque, ma esclusivamente professionisti del settore e addetti ai lavori.
Lo spazio espositivo di Pitti Uomo è diviso in diverse aree tematiche, che cambiano di anno in anno e che riuniscono al loro interno i vari marchi in base agli stili e alle tipologie di abbigliamento che propongono. Tra le varie sezioni, in questa edizione c’è anche Open, il nuovo progetto di Pitti Immagine dedicato alle collezioni che propongono di superare il concetto di genere maschile e femminile, con capi di abbigliamento adatti sia all’uomo che alla donna. Pitti Uomo si distingue anche per l’attenzione che riserva agli stilisti emergenti, in particolare ospitando il concorso “Who Is On Next? Uomo”, che premia a ogni edizione un giovane designer di abbigliamento e accessori maschili. Durante i quattro giorni di Pitti Uomo, a Firenze si tengono molti eventi e presentazioni collaterali legate al menswear , organizzate da piccole e grandi aziende di moda, ma anche feste ed eventi musicali spesso ad accesso libero.