È iniziata la Coppa America
È il più importante torneo di calcio per nazionali del Sud America, che ha due grandi favorite: le cose da sapere
Giovedì 11 giugno è iniziata la Coppa America, il più importante trofeo sudamericano di calcio per squadre nazionali. La Coppa America si tiene dal 1916, e dal 2007 si gioca ogni quattro anni (in precedenza si giocava anche una volta l’anno o ogni due anni). L’edizione del 2015 si gioca in Cile e si concluderà nel giorno della finale per il primo posto, il 4 luglio.
Le squadre della Confederazione sudamericana di calcio, la CONMEBOL, sono talmente poche che non sono necessari gironi di qualificazione, al contrario di quanto accade per esempio con gli Europei o la Coppa d’Asia. Alla Coppa America partecipano tutte e dieci le nazionali che fanno parte della CONMEBOL, più due altre nazionali che vengono “invitate” per completare i tre gironi da quattro squadre ciascuna della fase eliminatoria. Le due squadre esterne di questa edizione sono il Messico e la Giamaica, che fanno parte della CONCACAF, la confederazione del Nordamerica e dei Caraibi.
La Coppa America è una delle competizioni internazionali più seguite dagli appassionati di calcio, soprattutto perché ci giocano alcuni fra i giocatori migliori al mondo – e, di conseguenza, alcune fra le nazionali più forti. Per esempio parteciperanno alla Coppa America sia Messi che Neymar, due degli attaccanti titolari del Barcellona che ha appena vinto la Champions League (oltre che due fra gli attaccanti più forti al mondo). Il terzo, Luis Suárez, non potrà partecipare alla competizione perché deve ancora scontare le nove partite di squalifica con la nazionale che la FIFA gli ha comminato per il morso a Giorgio Chiellini durante i Mondiali del 2014. Le squadre favorite per la vittoria finale sono fondamentalmente Brasile e Argentina, mentre le possibili sorprese potrebbero essere Colombia e Cile. Le altre squadre, a detta di tutti, hanno ben poche possibilità di arrivare in finale o vincere il torneo.
La prime due partite del torneo si sono giocate l’11 e il 12 giugno: nella prima partita il Cile ha battuto per 2-0 l’Ecuador con un gol di Arturo Vidal e uno di Edu Vargas, mentre nella seconda Messico e Bolivia hanno pareggiato 0-0. La fase eliminatoria si concluderà domenica 21 giugno, mentre il primo quarto di finale si giocherà mercoledì 24 giugno. Si qualificano ai quarti di finale le prime e le seconde di ciascun girone e le due migliori terze.
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Le squadre favorite
La squadra migliore è l’Argentina. Basta scorrere la lista dei giocatori offensivi che ha a disposizione: giocano tutti in squadre fortissime e sono fra i migliori al mondo nel loro ruolo. Giocheranno per l’Argentina gli attaccanti Lionel Messi, Sergio Aguero, Carlos Tevez, Ezequiel Lavezzi e Gonzalo Higuain e i centrocampisti offensivi Angel Di María, Erik Lamela e Javier Pastore. L’Argentina è solida anche dietro: in difesa ci sono due buoni difensori come Ezequiel Garay e Nicolás Otamendi, mentre a centrocampo sono stati convocati sia Éver Banega che Lucas Biglia, due centrocampisti molto duttili che arrivano da due stagioni eccellenti rispettivamente al Siviglia e alla Lazio. L’Argentina ha anche il vantaggio di essere stata inserita in un girone piuttosto morbido: lasciando da parte Paraguay e Giamaica, l’avversaria più forte è l’Uruguay, che non avrà Suárez e che da qualche anno ha una squadra piena di giocatori mediocri o a fine carriera. Il 6 giugno, nell’ultima amichevole prima dell’inizio della Coppa America, l’Argentina ha vinto nettamente per 5-0 contro la Bolivia, un’altra delle squadre partecipanti, con una tripletta di Aguero e una doppietta di Di Maria.
Un’altra delle squadre favorite per la vittoria finale è il Brasile, uscito dagli scorsi Mondiali con una storica figuraccia (la sconfitta per 7-1 contro la Germania in semifinale). Il Brasile ha nella propria squadra uno dei migliori attaccanti al mondo – Neymar – un’ottima difesa con Thiago Silva, David Luiz, Miranda e Dani Alves, e un centrocampo di giocatori bravi e giovani come Willan, Casemiro e Coutinho. Oltre a questo, però, poco altro: saranno fuori per infortunio Oscar, Marcelo e Luiz Gustavo, mentre altri esperti giocatori della nazionale come Julio Cesar e Fred hanno lasciato la nazionale dopo i Mondiali. Fra gli attaccanti è stato convocato persino Robinho, che poche settimane fa ha rescisso il suo contratto col Milan ed è considerato in declino ormai da diverse stagioni, nonostante abbia solo 31 anni.
Ancora: da quando l’esperto allenatore Felipe Scolari ha lasciato il suo incarico dopo i Mondiali, la federazione brasiliana ha assunto Dunga, ex centrocampista di Fiorentina e Pisa che aveva già allenato la nazionale fra il 2006 e il 2010 con discreti risultati. Nonostante il Brasile abbia vinto tutte e dieci le partite giocate in seguito al ritorno di Dunga – subendo peraltro solo due gol – il nuovo allenatore è stato accusato di giocare un calcio solido e poco spettacolare: il Bleacher Report ha scritto che durante l’ultima amichevole prima della Coppa America, vinta contro l’Honduras per 1-0, lo stadio Beira-Rio di Porto Alegre dove si giocava la partita era «mezzo vuoto» e che dopo aver segnato il Brasile ha difeso «come se fosse la squadra sfavorita e stesse pareggiando».
In una partita secca il Brasile può però vincere contro qualsiasi squadra del torneo: e per questo è tuttora considerato fra le favorite. Il Brasile giocherà la sua prima partita della Coppa America domenica 14 giugno contro il Perù.
Le due possibili sorprese
In molti ritengono che anche il Cile abbia qualche possibilità di vincere la Coppa: sia perché gioca in casa, sia perché ha una squadra molto forte che gioca con lo stesso modulo e allenatore ormai da tre anni: dal 2012 è allenata dal 55enne Jorge Sampaoli. Lo stile di gioco, inoltre, è praticamente lo stesso dal 2007, quando Marcelo Bielsa fu assunto come allenatore e impose uno stile super offensivo e spregiudicato. Sampaoli è definito da molti un suo “allievo”. In squadra ci sono due giocatori fortissimi – Arturo Vidal della Juventus s Alexis Sanchez dell’Arsenal – e molti buoni giocatori di squadre europee come il portiere Claudio Bravo (che gioca nel Barcellona), i centrocampisti David Pizarro e Mati Fernandez (della Fiorentina) e Gary Medel (comprato dall’Inter la scorsa estate). Secondo il Guardian, è possibile che il Cile «non abbia mai avuto così tante possibilità di vincere come quest’anno».
Il Cile è stato anche fra le sorprese degli scorsi Mondiali. Uscì agli ottavi di finale dopo aver giocato alla pari col Brasile, considerato da molti come la squadra favorita del torneo: fu la partita della famosa traversa colpita dall’attaccante Mauricio Pinilla nei minuti finali e del rigore che lo stesso Pinilla sbagliò dopo la fine dei supplementari, che contribuì all’eliminazione della sua squadra.
Prima dei Mondiali del 2014, circolò molto online uno spot del Banco de Chile, la seconda banca più grande del Cile, in cui alcuni alcuni dei minatori rimasti intrappolati in una miniera di San José per più di due mesi incoraggiavano la loro nazionale. In questi giorni sta circolando uno spot dal tono similmente enfatico – prodotto dalla birra Cristal – in cui alcuni storici giocatori del calcio cileno giocano in campo con i giocatori della squadra attuale, fra cui Alexis Sanchez e Gary Medel.
L’unico problema sembra riguardare l’età piuttosto elevata della rosa: come ha notato Oscar Svensson sull’Ultimo Uomo, su 23 giocatori convocati solamente tre hanno meno di 25 anni, e nessuno ne ha meno di 20. Sarà probabilmente l’ultima occasione per molti di loro per vincere qualcosa d’importante con la nazionale.
Un’altra delle squadre sudamericane che ha fatto benissimo ai Mondiali del 2014 è la Colombia (fu eliminata ai quarti dal Brasile). Ha praticamente la stessa squadra del 2014 – cioè quella con James Rodríguez e Juan Cuadrado, fra gli altri – e ha sostituito l’ex capitano Mario Yepes col promettente difensore Jeison Murillo, comprato da poco dall’Inter. È tornato in squadra anche il centravanti Radamel Falcao, che ha saltato i Mondiali per infortunio e che però è reduce da una stagione molto negativa col Manchester United. Dopo l’Argentina, la Colombia è probabilmente la squadra con l’attacco migliore del torneo: oltre a Falcao ci sono Carlos Bacca del Siviglia – che in questa stagione ha segnato 28 gol ed è stato dei migliori attaccanti in Europa – Teofilo Gutierrez, Jackson Martinez e Luis Muriel (che gioca nella Sampdoria). La Colombia giocherà la sua prima partita domenica 14 giugno contro il Venezuela. È stata sorteggiata nello stesso gruppo del Brasile, con cui giocherà mercoledì 17 giugno.
Come vederla
Le partite saranno visibili in esclusiva in tv in chiaro su Gazzetta tv, il canale televisivo di proprietà della Gazzetta dello Sport visibile al canale 59 del digitale terrestre. In streaming, sarà visibile sul live streaming di Gazzetta tv. Dato che il Cile è cinque ore indietro rispetto all’Italia, tutte le partite si giocano di sera o a tarda notte, per l’orario italiano.