Israele si è assolta per i ragazzini palestinesi uccisi sulla spiaggia di Gaza
L'esercito ha concluso di non ritenersi responsabile per uno degli episodi più controversi dell'ultima guerra con Hamas
L’esercito israeliano (conosciuto anche con la sigla IDF, Israel Defense Forces) ha annunciato la chiusura dell’indagine interna riguardo a uno degli episodi più controversi e discussi dell’ultima guerra tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza, combattuta l’estate scorsa. L’indagine si riferiva a quanto successo nel pomeriggio del 16 luglio 2014, quando un attacco aereo israeliano diretto contro un complesso di edifici di una spiaggia di Gaza uccise quattro ragazzini palestinesi tra i 9 e gli 11 anni. L’episodio fu molto discusso dalla stampa internazionale e si inserì nel più ampio dibattito riguardo l’uso della forza da parte dell’esercito israeliano durante la guerra, che in molti definirono sproporzionato. Secondo l’IDF, i soldati israeliani non sono da ritenersi responsabili per le morti causate dall’attacco.
L’indagine interna dell’IDF ha confermato che i quattro ragazzini palestinesi furono uccisi in un attacco aereo israeliano; l’IDF ha però aggiunto che il complesso di edifici sulla spiaggia colpita era usato da Hamas come base per alcune sue operazioni. La zona era tenuta sotto sorveglianza da alcuni giorni prima dell’attacco: l’indagine interna ha concluso che Israele cominciò il bombardamento dopo avere visto alcune persone identificate come operativi di Hamas entrare nel complesso di edifici. L’IDF ha detto che non era stato possibile identificare le persone sulla spiaggia come dei ragazzini, e ha aggiunto di avere aperto altre tre indagini interne riguardo altrettanti incidenti che coinvolsero suoi soldati durante la guerra. Israele è ancora sotto indagine della Corte Penale Internazionale – tribunale per crimini internazionali che ha sede all’Aia, nei Paesi Bassi – che sta verificando che i soldati israeliani non abbiano commessi crimini di guerra durante il conflitto.