L’ultimo video dell’aviatrice Amelia Earhart
Fu girato nel 1937, pochi mesi prima della sua morte: è stato reso pubblico pochi giorni fa, mostra Earhart durante la preparazione di uno dei suoi viaggi
Amelia Earhart è stata un’aviatrice statunitense, morta nel luglio del 1937 mentre cercava di completare il giro del mondo in aereo. Earhart è ancora oggi ricordata per il suo contributo determinante all’aviazione e per avere favorito il processo di emancipazione femminile, oltre che per le mai chiarite cause della sua morte. Pochi giorni fa è stato diffuso un video che si ritiene essere l’ultimo che mostra Amelia Earhart viva. Il video, di circa tre minuti, è stato girato in California da John Bresnik, fratello del fotografo personale di Earhart, Al Bresnik: è sicuramente autentico ma non è troppo chiara la data della sua realizzazione, anche se l’ipotesi più probabile sembra tra il marzo e il maggio del 1937. Le immagini mostrano i preparativi che precedettero la partenza di uno dei tentavi di giro attorno al mondo da parte di Earhart. Il primo tentativo sarebbe terminato per un incidente al decollo della seconda tappa del viaggio, il secondo con la morte di Earhart e del suo navigatore Fred Noonan.
Nell’ottobre del 2014 i ricercatori dell’International Group for Historic Aircraft Recovery (TIGHAR) – un gruppo che indaga da anni su quel volo – hanno detto che un frammento di alluminio recuperato nel 1991 a Nikumaroro, un atollo disabitato nel sud-ovest del Pacifico, appartiene con un alto grado di certezza all’aereo su cui morì Amelia Earhart. «Questa è la prima volta che un artefatto trovato su Nikumaroro ha un collegamento diretto con Amelia Earhart», ha detto il capo della squadra di ricerca. Questo potrebbe dimostrare che, contrariamente a quanto generalmente si è finora creduto, Earhart e Noonan non sono affondati nell’Oceano Pacifico, ma sono atterrati sulla barriera corallina di Nikumaroro e sono poi morti come naufraghi sull’atollo.
Amelia Earhart e Fred Noonan (AP Photo)
Amelia Earhart nacque ad Atchison, in Kansas nel 1897 e si diplomò nel 1916 presso Hyde Park High School di Chicago e da lì andò a Toronto, in Canada, dove lavorò per la Croce Rossa. Nella prima metà degli anni Venti si avvicinò al volo, frequentò dei corsi, comprò un biplano di seconda mano e divenne la sedicesima donna a ottenere un brevetto di volo dalla Federazione Aeronautica Internazionale. Nel 1928 Earhart fu coinvolta in un ambizioso progetto per compiere una traversata dell’Atlantico in aereo, come aveva fatto l’anno precedente l’aviatore Charles Lindbergh.
La traversata dell’Atlantico fu un successo: la squadra raggiunse il Galles dopo essere partita da Terranova e Labrador (Canada) in 20 ore e 40 minuti, ma Earhart fu sostanzialmente una passeggera perché non aveva la giusta formazione per guidare il Fokker scelto per la traversata. La sua partecipazione al progetto la fece però diventare famosa, soprattutto negli Stati Uniti, dove la stampa raccontò la sua impresa e i pubblicitari utilizzarono la sua immagine per promuovere diversi prodotti. Insieme con Lindberg, Earhart investì parte dei suoi guadagni nella Transcontinental Air Transport, una delle prime compagnie aeree di linea che sarebbe poi divenuta la TWA.
Amelia Earhart nel 1928 (Getty Images)
Nel 1936 Amelia Earhart iniziò a pianificare un’altra impresa molto ambiziosa: il giro del mondo in aereo. Dopo il primo tentativo abbandonato alla seconda tappa Earhart ci riprovò. Andò tutto bene fino alla Nuova Guinea, dove Earhart arrivò e il 2 luglio del 1937 partì per raggiungere l’Isola di Howland, un piccolo atollo praticamente nel mezzo dell’oceano Pacifico. Nei pressi dell’isola c’era una motovedetta della Guardia costiera statunitense, che avrebbe dovuto dare le indicazioni via radio per effettuare l’atterraggio sull’atollo. A causa di alcuni problemi tecnici, le comunicazioni via radio tra l’imbarcazione e l’aereo furono disastrose e l’aereo non diede più alcun segnale. Le ricerche nei giorni seguenti non portarono a nessun risultato. Furono spese enormi risorse per l’epoca, ma i sistemi di ricerca erano rudimentali e le ricerche furono un fallimento. La morte di Earhart fu formalmente dichiarata il 5 gennaio del 1939.