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  • Martedì 9 giugno 2015

Il poliziotto texano che ha maltrattato una ragazzina si è dimesso

Il video era circolato molto online, l'inchiesta è in corso

Aggiornamento alle 23.00:
Eric Casebolt, l’agente di polizia che ha gettato a terra una ragazzina e ha puntato la pistola contro un gruppo di adolescenti, si è dimesso dalla polizia di McKinney, Texas.

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Da qualche giorno i principali giornali degli Stati Uniti si stanno occupando di un video che mostra un poliziotto bianco intervenire a una festa di adolescenti e gettare a terra in modo brutale una ragazza nera di 15 anni in costume da bagno, estrarre l’arma e puntarla contro i ragazzi, senza un giustificato motivo: si tratta dell’ennesima storia sui metodi utilizzati dalla polizia di cui si parla negli Stati Uniti ormai da mesi.

Il video è stato girato da un passante a McKinney, a circa trenta chilometri a nord di Dallas, in Texas, venerdì 5 giugno. Dodici poliziotti erano intervenuti alla festa di un gruppo di ragazzi in piscina, chiamati da alcuni residenti che si erano probabilmente lamentati degli schiamazzi. Si vedono gli agenti arrivare e si vedono dei ragazzi e delle ragazze per la strada e tra i giardinetti della zona residenziale: a molti di loro viene chiesto di andarsene, di sdraiarsi o di sedersi a terra; alcuni vengono anche ammanettati. Una ragazza in particolare, Dajerria Becton, 15 anni, inizia a protestare e viene sbattuta con violenza con la faccia a terra da un agente bianco, Eric Casebolt. Attorno a lei si avvicinano gli amici protestando a loro volta, finché l’agente non estrae l’arma d’ordinanza e la punta contro i ragazzi. Poi torna da Dajerria Becton e la immobilizza con le ginocchia, mentre lei urla e piange.

Il dipartimento di polizia di McKinney ha fatto sapere che l’agente è «stato posto in congedo amministrativo», che è stato interrogato e che è stata aperta un’inchiesta. La prossima settimana a McKinney, una città di 150 mila abitanti in cui i neri costituiscono circa il 10,5 per cento della popolazione e i bianchi il 75 per cento, si terrà una manifestazione per chiedere il licenziamento del poliziotto: «Chiediamo che l’agente sia licenziato e accusato di aver aggredito i ragazzi», ha detto Dominique Alexander, presidente della Next Generation Action Network, l’organizzazione che aveva promosso la festa. L’episodio arriva dopo una serie di casi che nel corso dell’ultimo anno hanno portato a proteste in tutti gli Stati Uniti contro l’uso ingiustificato della polizia di metodi molto violenti contro le cosiddette minoranze.

La ragazza è stata intervistata, ha detto di essere un’ospite invitata e che stava obbedendo agli ordini dell’agente. Stava dunque lasciando la festa quando è stata afferrata: «Mi ha presa, mi ha torto il braccio sulla schiena e mi ha spinto tra l’erba e ha cominciato a tirarmi le trecce. Gli dicevo di scendere perché la schiena mi faceva molto male».