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  • Lunedì 8 giugno 2015

Com’è andata l’ultima giornata del G7

Si è parlato di Ucraina e cambiamento climatico, in uno sfondo piuttosto pittoresco fra le Alpi bavaresi

(MICHAEL KAPPELER/AFP/Getty Images)
(MICHAEL KAPPELER/AFP/Getty Images)

Si è conclusa in Germania la seconda e ultima giornata di incontri del G7, la riunione dei capi di governo di Stati Uniti, Germania, Giappone, Italia, Francia, Regno Unito e Canada. La riunione si è tenuta in un pittoresco hotel vicino a Garmisch-Partenkirchen, nelle Alpi bavaresi. I temi principali della riunione sono stati, fra le altre cose, la delicata situazione dell’Ucraina orientale, il problema del cambiamento climatico e varie questioni legate al commercio. Al termine della seconda giornata, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha parlato della questione ucraina spiegando che i paesi del G7 «sono pronti, nel caso la situazione lo renda necessario, a rafforzare le sanzioni nei confronti della Russia». Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha aggiunto che le sanzioni rimarranno attive finché la Russia non rispetterà gli accordi della tregua di Minsk, che prevede la cessazione completa delle attività militari. Secondo l’edizione europea di Politico, inoltre, Angela Merkel ha convinto gli altri paesi a rispettare le indicazioni dell’ONU sulla riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2050.

Fino a un anno fa il G7 era noto come G8 perché alle sue riunioni partecipava anche la Federazione Russa, esclusa dopo l’aggressione all’Ucraina dello scorso anno. Le sanzioni attualmente in vigore scadranno il prossimo luglio e sono sia economiche che individuali, che cioè bloccano i beni e la possibilità di viaggiare di alcuni membri del governo russo e persone considerate vicine al presidente Vladimir Putin.