Il “nuovo” montacarichi del Colosseo
È la fedele ricostruzione di quelli che venivano usati per portare le belve dai sotterranei all'arena: è stato fatto in collaborazione con una casa cinematografica statunitense
Dal 5 giugno i visitatori del Colosseo, a Roma, potranno osservare la fedele ricostruzione di uno dei 28 montacarichi che tra la fine del primo secolo d.C e l’inizio del terzo secolo d.C furono usati per portare belve e animali dai sotterranei all’arena. Le belve erano usate per animare gli spettacoli di caccia o per eseguire le condanne a morte. I 28 montacarichi permettevano, col lavoro di otto uomini, di sollevare per circa sette metri fino a 300 chili di carico. La ricostruzione del montacarichi usato per far apparire le belve nell’arena del Colosseo è stata fatta grazie a una collaborazione tra la Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area archeologica di Roma e la Providence Pictures, una casa di produzione cinematografica. Nel 2013 la Providence Picutres ha chiesto di poter realizzare a sue spese un montacarichi, da utilizzare nel documentario Colosseum-Roman death trap, trasmesso a febbraio 2015 dalla PBS. Gli enti pubblici italiani hanno accettato, a patto che la ricostruzione fosse fedele, che la casa di produzione si assumesse i costi e che, a riprese terminate, il montacarichi sarebbe rimasto nel Colosseo.
Il ministro del Turismo Dario Franceschini ha detto, parlando del nuovo montacarichi: «La positiva collaborazione tra pubblico e privato nella ricostruzione di uno dei più complessi apparati scenografici dell’antichità dimostra quanto ancora si possa fare per la valorizzazione del Colosseo. La suggestione di questa macchina scenica potrà essere colta appieno quando sarà restituita l’arena all’anfiteatro Flavio». Francheschini ha detto che l’arena sarà realizzata tra circa cinque anni, al costo di circa 20 milioni di euro. Francesco Prosperetti, Soprintendente per il Colosseo, ha definito la costruzione del montacarichi un “importante intervento di archeologia sperimentale” che comincia a “svelarci in concreto cosa potessero essere gli spettacoli al Colosseo”.