I morti per l’esplosione di Accra sono 150
Una pompa di benzina è esplosa nella capitale del Ghana, forse anche a causa dalle forti piogge
Nella notte tra mercoledì 3 e giovedì 4 giugno è esplosa una pompa di benzina ad Accra, la capitale del Ghana, uno stato dell’Africa Centrale che si affaccia sull’Oceano Atlantico. Nell’esplosione sono morte 150 persone (inizialmente il numero dei morti era più alto: BBC parlava di circa 175 persone). La situazione ad Accra era molto difficile da almeno due giorni, a causa delle forti piogge che avevano costretto molte persone a lasciare le loro case o a rimanere per diverso tempo senza elettricità. Le cause dell’esplosione non sono ancora chiare, ma alcuni sostengono che possano essere legate proprio alle forti piogge. Nel momento in cui si è sviluppato il fuoco diverse persone si trovavano sotto la tettoia della stazione di servizio, per ripararsi.
Billy Anaglate, portavoce del servizio nazionale dei pompieri del Ghana, ha detto ad Associated Press che le piogge hanno fatto sì che “il diesel e la benzina abbiano cominciato a scorrere fuori dalla stazione di servizio e che l’esplosione sia avvenuta anche per il fuoco che si era sviluppato da una casa lì vicino”. È probabile che le conseguenze dell’esplosione renderanno ancora più dure le critiche che già vengono rivolte al governo ghanese sulla mancata sicurezza di molte infrastrutture costruite ad Accra. Non è infatti anomalo che a giugno ci siano delle piogge molto forti in Ghana, ma il sistema di drenaggio di Accra è rimasto comunque inadeguato.
Il presidente del Ghana, John Dramani Mahama, ha visitato il luogo dove si trova la pompa di benzina esplosa. Ha detto ai giornalisti presenti che è necessario che nel paese si comincino ad adottare misure per evitare che vengano costruite le case sopra i corsi d’acqua, cosa che potrebbe avere contribuito al disastro. Il governo ghanese ha anche messo a disposizione un fondo statale per aiutare le persone che sono rimaste senza casa a causa delle piogge, pari a circa 12,5 milioni di euro.