Chi era Pietro Mennea
È stato uno dei migliori atleti italiani di sempre, detentore per oltre 15 anni del record mondiale sui 200 piani
Pietro Mennea – morto a 61 anni il 21 marzo 2013 – è stato il più forte e conosciuto corridore italiano, oltre che uno dei più conosciuti sportivi di sempre. Pietro Mennea ha vinto la medaglia d’oro nei 200 metri piani alle Olimpiadi di Mosca del 1980 e a lui è dedicato, dal 2013, il Golden Gala di Roma, un evento internazionale di atletica leggera che si svolge ogni anno allo stadio Olimpico di Roma. L’edizione di quest’anno del Golden Gala sarà trasmessa da Rai 3 questa sera: dopo, dalle 22.30 circa, andrà in onda il documentario Mennea Segreto, in cui la giornalista Emanuela Audisio racconta la vita, la carriera e i record di Pietro Mennea.
Pietro Mennea, soprannominato anche Freccia del Sud, era nato a Barletta, in Puglia, nel 1952. Per più di quindici anni è stato il detentore del record mondiale sui 200 metri piani, che aveva corso nel 1979 in 19 secondi e 72 centesimi. Quel tempo – battuto nel 1996 dallo statunitense Michael Johnson – è tuttora il miglior tempo di sempre fatto registrare da un europeo. Mennea è anche l’unico atleta a essersi qualificato per quattro finali olimpiche consecutive, dal 1972 al 1984.
Durante la sua carriera, Pietro Mennea vinse tre medaglie olimpiche (un oro a Mosca e due bronzi), due medaglie ai mondiali (un oro e un argento), sei medaglie agli europei (tre ori, due argenti e un bronzo), un oro agli europei indoor, cinque ori e due bronzi alle universiadi e cinque ori ai giochi del Mediterraneo. Mennea si era laureato in Scienze Politiche, Giurisprudenza, Scienze dell’educazione motoria e Lettere: aveva studiato molto dopo aver lasciato lo sport e faceva l’avvocato, il docente universitario e il commercialista. Dal 1999 al 2004 era stato parlamentare europeo, prima con l’Italia dei Valori e poi con Forza Italia. Insieme alla moglie aveva fondato una ONLUS dedicata ad attività di beneficenza e solidarietà.