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  • Giovedì 4 giugno 2015

Guida a Juventus-Barcellona, la finale di Champions League

La finale di Champions League si gioca sabato sera, è la partita più importante degli ultimi anni per entrambe le squadre: le cose da sapere

(Marco Luzzani/Getty Images)
(Marco Luzzani/Getty Images)

Sabato alle 20.45 si giocherà a Berlino la finale di Champions League fra Juventus e Barcellona. Per entrambe le squadre si tratta della partita più importante della stagione: la Juventus non gioca una finale di Champions League da tredici anni e nel frattempo è anche retrocessa per un anno in Serie B. Il Barcellona ha giocato un’ottima stagione dopo un periodo meno vincente del solito, e dopo che da mesi era considerato in declino da molti giornalisti sportivi. Entrambe le squadre sono ancora in corsa per vincere il cosiddetto triplete, cioè la vittoria nella stessa stagione del campionato nazionale, della coppa nazionale e dalla Champions League: il Barcellona ha già vinto la Liga e la Copa del Rey, mentre la Juventus è arrivata prima in Serie A e ha vinto la Coppa Italia. Nella sua storia il Barcellona ha già vinto il triplete nel 2009, mentre la Juventus non l’ha mai vinto.

Nonostante il Barcellona sia considerata la squadra nettamente favorita, in questa edizione della Champions League la Juventus ha dimostrato di potersela giocare con altre forti squadre europee fra cui il Real Madrid, il Borussia Dortmund e l’Atletico Madrid. Entrambe le squadre hanno praticamente tutti i giocatori più importanti a disposizione. L’arbitro della partita sarà Cüneyt Çakır, 38enne turco considerato fra i migliori arbitri al mondo.

Le ultime
Barcellona
Il Barcellona arriva da una bella vittoria sull’Athletic Bilbao per 3-1 nella finale di Copa del Rey giocata sabato 30 maggio. Non perde una partita dal 21 febbraio – quando ha perso in casa 1-0 contro il Malaga – e ha concluso il campionato vincendo praticamente tutte le partite e staccando il Real Madrid, arrivato secondo a due punti di distanza.

Sabato sera il Barcellona giocherà probabilmente col 4-3-3, schema che ha utilizzato per tutta la stagione: il portiere sarà il giovane tedesco Ter Stegen, in difesa ci saranno Dani Alves, Gerard Piqué, Javier Mascherano e Jordi Alba. A centrocampo, giocheranno Ivan Rakitić, Andrés Iniesta e Sergio Busquets. In attacco, i fortissimi Lionel Messi, Luis Suárez e Neymar. Per l’allenatore Luis Enrique l’unico dubbio di formazione era legato a Iniesta, che soffriva di un leggero infortunio al polpaccio. Iniesta dovrebbe comunque giocare da titolare, dato che in una conferenza stampa tenuta il 2 giugno ha detto ai giornalisti che «l’idea di perdere la finale non è mi è mai entrata in testa».

Nelle ultime ore si è invece creato un piccolo caso intorno a Luís Figo, ex Pallone d’oro e forte attaccante di Barcellona, Real Madrid e Inter. L’UEFA aveva chiesto a Figo di partecipare a una partita di beneficenza fra ex giocatori di Juventus e Barcellona e un’altra squadra composta da ex famosi calciatori di altre squadre. Figo doveva fare parte della squadre in cui saranno compresi ex giocatori di Juventus e Barcellona, ma il Barcellona ha chiesto espressamente alla UEFA di escludere Figo. I tifosi del Barcellona da anni criticano a Figo il fatto di essere passato nel 2000 ai rivali storici del Real Madrid. Nel 2002, durante Barcellona-Real Madrid di campionato, i tifosi del Barcellona gli lanciarono contro una testa di maiale.

Juventus
Anche la Juventus ha chiuso bene il campionato, nonostante abbia un po’ rallentato nelle ultime settimane per concentrarsi sulla Champions League. In Serie A non perde dal derby contro il Torino del 26 aprile 2015 e in generale tutti i suoi giocatori importanti sembrano in forma. L’unico fra i titolari che non giocherà sabato è Giorgio Chiellini, che mercoledì 3 giugno si è infortunato al polpaccio sinistro in allenamento. La Juventus ha già detto sul proprio sito ufficiale che Chiellini non potrà giocare contro il Barcellona.

La Juventus dovrebbe giocare col 4-3-1-2, schema usato da Allegri per quasi tutto il girone di ritorno. L’unico dubbio di formazione, Chiellini a parte, sembra riguardare il ruolo di trequartista, dato che nessuno dei quattro centrocampisti titolari ha delle caratteristiche per giocare al meglio in quella posizione. Ultimamente in quel ruolo ci ha giocato Arturo Vidal, sebbene potenzialmente sia Marchisio che Pogba possano giocare da trequartisti. In attacco, dovrebbero giocare Álvaro Morata – la sorpresa della stagione della Juventus – e Carlos Tevez.

Un po’ di storia
La finale fra Juventus e Barcellona si porta dietro molte storie notevoli di calcio recente, che fanno già parte di un pezzo della finale. L’ultima volta che l’attaccante del Barcellona Luis Suárez e il difensore della Juventus Giorgio Chiellini hanno giocato contro, per esempio, Suárez ha morso Chiellini a una spalla: è successo durante Italia-Uruguay dei Mondiali del 2014 ed è stata una delle storie laterali più citate del torneo, anche se poi i due calciatori si sono riconciliati. Sarà poi una specie di derby per Álvaro Morata, cresciuto nel Real Madrid e di conseguenza “immerso” nella rivalità fra Real e Barcellona.

Sarà una partita speciale anche per Massimiliano Allegri, che da allenatore del Milan ha giocato otto partite contro il Barcellona in soli tre anni, fra il 2011 e il 2013. Di quelle otto partite il Milan ne ha perse quattro, pareggiate tre e vinta una sola, in casa, per 2-0 (gol di Kevin-Prince Boateng e Sulley Muntari), negli ottavi di finale della Champions League del 2012-2013. In generale, da allenatore del Milan Allegri non ha mai passato il turno contro il Barcellona in una fase a eliminazione diretta della Champions League. Il resto delle storie attorno a Juventus-Barcellona le trovate qui.

Ma che squadra è il Barcellona?
Il Barcellona continua ad avere una delle migliori strutture giovanili al mondo, a essere una delle società più ricche in assoluto e a giocare col consueto modulo, un super-offensivo 4-3-3, imposto anche alle squadre giovanili. A inizio stagione circolava grande scetticismo attorno al nuovo allenatore Luis Enrique – che prima d’ora aveva allenato senza successi la Roma e il piccolo Celta Vigo – e ad alcuni giocatori comprati in estate. Con Luis Enrique, invece, il Barcellona è tornato una delle squadre più forti in Europa: ha vinto il campionato, ha vinto la coppa nazionale, è arrivato in finale di Champions League e soprattutto è tornato a giocare bene e segnare una montagna di gol, nonostante ormai non pratichi più il celebre tiqui taca: il gioco fatto di movimento costante, passaggi rapidi e lunghissimo possesso del pallone.

Il Barcellona è ancora una squadra che preferisce controllare la partita e praticare un esteso possesso palla (ha concluso il campionato con una media di quasi il 70 per cento di possesso palla a partita, nella Liga). Lo schema principale di ogni azione è diventato cercare di fare arrivare la palla fra i piedi dei tre attaccanti il più rapidamente possibile. Questo per sfruttare le enormi qualità dei tre titolari in attacco, e cioè Messi, Neymar e Suárez, tra i migliori attaccanti al mondo. In questa stagione i tre hanno segnato complessivamente 120 gol, un piccolo record. A ESPN si sono anche chiesti se quello di oggi possa essere considerato il miglior trio di attaccanti che il Barcellona abbia mai avuto: «Possono segnare in una montagna di modi diversi: ciascuno di loro ha un dribbling eccellente, un raro senso del gol e un’intelligenza tattica tale da permettergli di scambiarsi la posizione a seconda della direzione che prende la partita».

(Un’analisi completa del Barcellona di quest’anno – Il Post)

Attaccanti a parte, un giocatore fondamentale nel nuovo schema tattico è stato il centrocampista croato Ivan Rakitić, comprato in estate dal Siviglia. Rakitić è considerato uno fra i migliori centrocampisti capaci di giocare “in verticale”, cioè di saper cercare e trovare direttamente gli attaccanti con un lancio o un passaggio lungo. In molti in estate ritenevano che per diventare titolare nel Barcellona avrebbe dovuto adattare il proprio gioco verticale a quello orizzontale della squadra: viceversa, Rakitić è diventato fondamentale per come ha imposto il suo gioco nello stile del Barcellona.

Come vederla
Juventus-Barcellona sarà visibile in tv in chiaro su Canale 5, mentre a pagamento su Sky Sport 1. In streaming, la partita sarà visibile a pagamento sul servizio di streaming su dispositivi mobili di Sky, Sky Go.

Bonus: Per chi sarà a Milano, la redazione del Post seguirà la partita con un liveblog scrivendolo da oTTo, un bel locale in via Paolo Sarpi.