Una papera è una papera?
L'artista olandese che ha inventato la famosa papera gonfiabile gigante dice che gli è stata "rubata", ma non tutti sono d'accordo
Florentijn Hofman è un artista concettuale olandese di cui si è parlato molto negli ultimi anni per un’opera in particolare, intitolata “Spreading Joy Around the World” (“Diffondere la gioia in tutto il mondo”): si tratta di una papera di gomma gigante che dopo aver attraversato i porti di mezzo mondo, dall’Azerbaijan alla Nuova Zelanda, sarebbe dovuta arrivare a Philadelphia l’ultimo fine settimana di giugno, nell’ambito del Tall Ships Festival. Ma l’autore sostiene che la papera gli è stata rubata.
Quando una città gli chiede di esporre la scultura gigante, lui non invia la papera da gonfiare ma un’autorizzazione con i disegni e le istruzioni necessarie affinché venga trovato sul posto un costruttore di gonfiabili che possa riprodurre la papera secondo le specifiche dell’autore. Lo scorso anno Hofman aveva concluso un contratto con una società per portare la papera al festival Tall Ships di Los Angeles: aveva inviato disegni e specifiche e la scultura di gomma era stata esposta nel porto. Alcuni degli organizzatori del Tall Ships Festival di Los Angeles dello scorso anno sono gli stessi del Tall Ships Festival di Philadelphia di quest’anno, e hanno promosso anche per quest’ultimo evento l’arrivo della papera gigante in città. Hofman sostiene però di non aver dato alcun permesso per esporre la sua papera.
Intervistato al telefono da un giornale di Philadelphia, Hofman ha raccontato di non essere mai nemmeno stato pagato per l’uso della sua papera al festival di Los Angeles e ha detto che ora gli organizzatori hanno preso la stessa papera per trasferirla a Philadelphia senza il suo permesso. Craig Samborski, organizzatore di entrambi gli eventi, dice che non è così: ha spiegato che la papera utilizzata a Los Angeles e ora a Philadelphia non è l’anatra di Hofman: «È semplicemente un’altra grande papera gonfiabile». Secondo Samborski, Hofman è stato contattato e pagato per fornire una serie di progetti tecnici per permettere la costruzione dell’opera, ma avrebbe fornito solo dei «bozzetti d’artista», non dei progetti veri e propri. Inoltre gli organizzatori avevano chiesto una papera alta 18 metri, mentre Hofman ha mandato i disegni per un’altezza prevista di 12 metri. Samborski ha detto dunque di aver dovuto assumere dei tecnici per progettare e realizzare la scultura secondo quello che loro avevano richiesto e non ottenuto a Hofman. Il quale, sempre secondo Samborski, è stato pagato solo in parte «per non aver consegnato quello che aveva promesso».
A sinistra la papera gigante autorizzata da Hofman, a destra la papera “non autorizzata” di cui è prevista l’esposizione al Tall Ships Festival di Philadelphia.
Sul sito dell’evento di Los Angeles era indicato Hofman come autore della scultura ma secondo Samborski solo per errore: «Eravamo convinti di avere la papera di Hofman per l’evento, poi abbiamo cambiato idea e non abbiamo mai cambiato il sito». Samborski ha aggiunto di non avere un contratto con Hofman perché la società che ha organizzato il Tall Ships Festival di Los Angeles non c’è più, ed era quella società ad avere un contratto con Hofman. L’artista non ha ancora deciso se fare causa, ma molto probabilmente sarebbe una causa complicata da vincere. Come ha spiegato un avvocato esperto di copyright intervistato dal Philadelphia Magazine, «essenzialmente Hofman rivendica un diritto d’autore sulle grandi paperelle di gomma. Una papera di gomma è una cosa molto comune: farne una molto grande non significa necessariamente acquisire dei diritti d’autore».