La grande multa ai produttori di sigarette in Canada
Le tre più grandi aziende del tabacco sono state condannate a pagare 15 miliardi di dollari canadesi perché non informarono correttamente sui rischi del fumo
Un tribunale canadese ha condannato ieri i tre più grandi produttori di sigarette del paese – Imperial Tobacco, Rothmans Benson & Hedges e JTI-Macdonald – a pagare una multa di 15 miliardi di dollari canadesi (circa 11 miliardi di euro) per risarcire i fumatori che, negli anni, hanno subito danni fisici e morali dovuti al consumo di sigarette.
Il processo era stato avviato in seguito all’unione di due class action distinte, portate avanti dal 1998, ed era iniziato ufficialmente nel 2012. I ricorrenti, cioè i fumatori che hanno contratto varie patologie alla gola o ai polmoni, hanno sostenuto fin dall’inizio di non essere stati informati correttamente sui rischi del fumo da parte delle tre aziende del tabacco, accusate anche di “commercio senza scrupoli”.
In particolare i risarcimenti saranno così distribuiti: i ricorrenti con cancro, che hanno iniziato a fumare prima del 1976 riceveranno 100mila dollari canadesi (circa 70mila euro); quelli che invece hanno iniziato dopo il 1976 ne riceveranno 90mila (circa 60mila euro). Chi invece ha contratto l’enfisema e ha iniziato a fumare prima del 1976 avrà diritto a 30mila dollari (25 mila euro) di risarcimento, gli altri a 24mila (20mila euro).
Pochi minuti dopo la sentenza le tre società hanno annunciato la loro intenzione di presentare ricorso in appello: sono convinte che le prove presentate durante il processo non siano sufficienti a giustificarne le conclusioni e che i canadesi avessero tutti gli strumenti necessari – dal 1950 in poi – per comprendere gli effettivi rischi legati al fumo.