I 50 migliori ristoranti del mondo
Secondo la celebre rivista Restaurant: al primo posto ce n'è uno spagnolo, mentre l'Osteria Francescana di Massimo Bottura è arrivata seconda
Nella sera di lunedì 1 giugno è stata annunciata a Londra la nuova classifica 50Best, i 50 migliori ristoranti al mondo. Al primo posto è arrivato El Celler de Can Roca: si trova a Girona in Spagna, è gestito da tre fratelli, Joan, Josep e Jordi Roca, ed era già stato primo nel 2013. Al secondo posto è arrivata l’Osteria Francescana di Massimo Bottura, che si trova a Modena, e dal 2013 si era aggiudicata il terzo posto; e al terzo c’è infine il Noma di Copenagen, in Danimarca, gestito da René Redzepi e scelto come miglior ristorante al mondo dal 2010 al 2012 e poi di nuovo nel 2014. Tra i primi dieci posti in classifica c’è un altro ristorante spagnolo (il Mugaritz di San Sebastián), due ristoranti sudamericani (il peruviano Central a Lima, e il brasiliano D.O.M a San Paolo) e nessun ristorante francese.
La classifica (che si trova per intero qui) prevede altri due ristoranti italiani: Piazza Duomo, ad Alba, al 27esimo posto; e Le Calandre, a Rubano (in provincia di Padova), al 34esimo. La scorsa settimana era stata annunciata la classifica con i migliori ristoranti dal 50esimo al 100esimo posto (c’è un altro italiano: Combal Zero a Rivoli, in provincia di Torino, che è 65esimo).
50 Best è stata creata nel 2002 dalla rivista inglese Restaurant, e in pochi anni è diventata una delle classifiche di ristoranti internazionali più famose e discusse, facendo concorrenza alle rinomate guide Michelin. È anche molto criticata per la metodologia impiegata e per la scarsa trasparenza, tanto che quest’anno è nato un movimento chiamato Occupy 50Best che invita a boicottarla: accusa i membri della giuria di conflitto di interessi, di promuovere soltanto chef già famosi e perlopiù maschi, di lasciare poco spazio alle cucine alternative e di non tenere troppo in conto la soddisfazione dei clienti. Anche Enzo Vizzari, noto critico gastronomico e direttore delle Guide dell’Espresso, ha scritto su Repubblica che il meccanismo con cui vengono scelti i ristoranti è poco credibile, che «i voti dei giurati […] sono frutto di scambi fra i coordinatori stessi», e che la classifica fa soprattutto gli interessi della rivista e dei grandi ristoranti.
La giuria di 50Best è composta da circa mille critici gastronomici, chef e professionisti dell’industria alimentare, suddivisi in 36 zone geografiche e la cui identità è mantenuta anonima. I giurati sono tenuti ad aver visitato i ristoranti che votano almeno una volta negli ultimi 18 mesi, ma non devono giustificare la loro scelta con alcun tipo di commento, contrariamente agli ispettori anonimi delle guide Michelin, che devono invece scrivere una dettagliata descrizione del menu, del servizio e dell’ambiente dei ristoranti che visitano. Il metodo con cui viene realizzata 50Best è descritto più approfonditamente qui.