Matteo Orfini contro Rosy Bindi sugli “impresentabili”

«L'iniziativa della presidente della commissione antimafia ci riporta indietro di secoli, quando i processi si facevano nelle piazze aizzando la folla»

Matteo Orfini (ANSA/MASSIMO PERCOSSI)
Matteo Orfini (ANSA/MASSIMO PERCOSSI)

Il presidente del Partito Democratico, Matteo Orfini, ha commentato così la diffusione della lista dei cosiddetti candidati “impresentabili” alle elezioni regionali di domenica 31 maggio, da parte della commissione parlamentare antimafia presieduta da Rosy Bindi, a sua volta ex presidente del Partito Democratico:

«Come noto non ho mai avuto un buon rapporto con De Luca. Ciononostante, quello che sta accadendo in queste ore è davvero incredibile. L’iniziativa della presidente della commissione antimafia ci riporta indietro di secoli, quando i processi si facevano nelle piazze aizzando la folla»

Il lavoro della commissione, presieduta da Rosy Bindi del PD, ha riguardato circa 4.000 candidati ma solo alle regionali, non alle amministrative nel loro complesso: non c’è stato il tempo di concludere le verifiche sui candidati dei circa 1.000 comuni che vanno al voto. Qui come sono andate le cose.