I collage tridimensionali di Paola Bazz
Un'artista italiana recupera ogni tipo di carta e la assembla per creare dei ritratti che sembrano pixellati
Paola Bazz è un’artista italiana che vive e lavora a Manchester, nel Regno Unito, e ha una grande passione per la carta stampata: recupera vecchi giornali, opuscoli, riviste, cataloghi, scarti di stampa e poster e li ri-assembla per creare dei collage tridimensionali. L’effetto di queste opere somiglia a quello delle immagini “pixellate”: l’artista seleziona la carta in base allo spessore e al colore, la piega creando delle piccole “fisarmoniche” che sistema all’interno di una griglia rigida e incolla su una base di cartone, inserendo anche altro materiale riciclato come legno e tappi di plastica.
In questi ritratti tridimensionali vengono messi insieme frasi, immagini, lettere, in una sorta di puzzle: “mi piace giocare con l’idea che tutti questi frammenti siano registrazioni di storie diverse e che tutti insieme contribuiscano a raccontare una nuova storia. In questo modo lo spettatore stabilisce un rimando continuo tra i messaggi contenuti nel singolo frammento e l’immagine complessiva. In un mondo dove tutto è in uno stato di cambiamento permanente le immagini che si generano nei miei ritratti sono leggibili o molto distorte, a seconda dei punti vista. Da lontano sembrano l’immagine pixellata di una persona ma ad uno sguardo più attento rivelano migliaia di frammenti, parole, volti e colori che creano una complessa immagine astratta”. I lavori di Paola Bazz si possono vedere sul suo sito.