Il mercato di Dante Ferretti a Expo
Le prime tre installazioni – su otto – del famoso scenografo italiano vincitore di tre premi Oscar sono infine sul Decumano
Nella giornata di mercoledì 27 maggio sono state sistemate sulla via principale del Decumano le opere dello scenografo italiano Dante Ferretti, che rappresentano delle bancarelle di un mercato, con frutta, botti, pane, cereali e formaggio: finti ma così realistici da sembrare veri. Sono le prime tre, ne verranno installate altre cinque (con carne, pesce, vino e altri prodotti tipici del mercato) entro la festa della Repubblica del 2 giugno, quando tra l’altro visiterà Expo il premier Matteo Renzi.
Ci sono state alcune polemiche tra Ferretti e l’organizzazione di Expo riguardo alle tempistiche con cui queste installazioni sarebbero dovute essere pronte: ad aprile Ferretti, irritato dal fatto che la realizzazione si fosse allungata e che le opere non sarebbero state posizionate sul Decumano entro l’apertura del primo maggio, aveva deciso di non continuare il progetto e aveva minacciato di fare causa a Expo se ci fosse stata soltanto un’esposizione parziale. Ferretti ai primi di aprile aveva detto: “Ci ho messo la faccia e il nome. E’ stato approvato da tempo, ma la gara di appalto è stata perfezionata soltanto da poco: non sarà mai pronto per l’apertura. Mi sento dire che forse sarà realizzato per il 2 giugno, festa della Repubblica. Ma non ci penso proprio a una realizzazione parziale e li diffido dall’usare il mio nome”.
Dopo pochi giorni però si è trovato un accordo per la data della festa della Repubblica grazie alla mediazione dell’ex-presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha convinto Ferretti a venire incontro a Expo e al commissario unico Giuseppe Sala. Lo stesso Sala ha pubblicato mercoledì sul suo profilo Instagram le prime foto delle installazioni che sono ora in mostra sul Decumano.
La foto pubblicata da Giuseppe Sala su Instagram
Dante Ferretti è un famosissimo e ammirato scenografo italiano: ha vinto tre premi Oscar per la scenografia grazie alle sue collaborazioni ai film di Martin Scorsese The Aviator e Hugo Cabret e per il film di Tim Burton Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street ed ha ricevuto altre sette nomination, senza vincere. Ha studiato all’Accademia delle Belle Arti di Roma e ha iniziato la sua carriera come assistente dello scenografo Luigi Scaccianoce, con cui ha lavorato ad alcuni film del regista italiano Pier Paolo Pasolini, prima di esordire proprio con Pasolini nel film Medea del 1969. Ha poi lavorato tra gli altri con Federico Fellini, con Franco Zeffirelli, con Martin Scorsese e Tim Burton con cui ha vinto gli Oscar, con Neal Jordan nel film Intervista con il Vampiro.