I dieci anni di “This Is Water”

Cose da sapere sul famoso discorso che David Foster Wallace tenne al Kenyon College e che da lì poi è arrivato ovunque

Justin Sullivan/Getty Images News
Justin Sullivan/Getty Images News

Il 21 maggio 2005 David Foster Wallace, lo scrittore statunitense morto suicida nel 2008, tenne un discorso ai neolaureati del Kenyon College, poi diventato molto famoso con il titolo di This Is Water (Questa è l’acqua). La formula è quella – piuttosto diffusa – dei commecement speech, cioè discorsi tenuti da personalità di spicco ai neolaureati delle più famose università americane: riflessioni sulla vita adulta, sul destino, sul futuro, sull’istruzione. Il discorso di DFW è diventato negli anni un manifesto di ciò che vuol dire oggi avere una formazione umanistica.

Questa è l’acqua
Il titolo This is water deriva dalla storiella apologetica con cui si apre il discorso:

Ci sono questi due giovani pesci che nuotano e incontrano un pesce più vecchio che nuota in senso contrario e fa loro un cenno, dicendo: «Salve ragazzi, com’è l’acqua?» e i due giovani pesci continuano a nuotare per un po’ e alla fine uno di loro guarda l’altro e fa: «Che diavolo è l’acqua?».

Il senso della storiella, come ha spiegato Amedeo Balbi, è che le realtà più ovvie spesso sono anche le più difficili da vedere, proprio perché ci siamo immersi dalla nascita, come i pesci nell’acqua. Il resto del discorso è invece dedicato al ruolo dell’educazione e dell’istruzione, che hanno il compito di insegnarci a pensare: non come pensare ma a cosa pensare. Ci insegnano cioè a uscire da una modalità standard di ragionamento e a raggiungere la consapevolezza di ciò che è importante.

Il video
Nel 2013 il sito di grafica The Glossary creò un video con le parti più salienti del discorso. Nel giro di pochi giorni il video venne visto centinaia di migliaia di volte ma poi venne cancellato per violazione di copyright. Il video è oggi nuovamente online: se non avete mai letto This Is Water, è un buon inizio.

https://vimeo.com/68855377

La scrittura
DFW scriveva in modo tecnicamente impeccabile: negli anni è stato paragonato a Nabokov e quindi accusato di essere particolarmente legato allo sfoggio dei virtuosismi letterari. This Is Water è invece considerato un capolavoro di semplicità e immediatezza, in grado di trasmettere riflessioni molto profonde con immagini chiare e originali, come appunto quella dei pesci e dell’acqua.

La frase mancante

In quasi tutte le versioni del discorso disponibili online o sui libri è stata eliminata una frase che DFW pronunciò subito dopo la storia dei pesci perché conteneva un riferimento chiaro al suicidio, tema che compare in quasi tutte le sue opere e in particolare nel suo librone da 1200 pagine (1400 nella versione italiana), Infinite Jest. La frase è questa:

Pensate al vecchio luogo comune della “mente come ottimo servitore, ma pessimo padrone”. Questo, come molti luoghi comuni, così inadeguati e poco entusiasmanti in superficie, in realtà esprime una grande e terribile verità. Non a caso gli adulti che si suicidano con armi da fuoco quasi sempre si sparano alla testa. Sparano al loro pessimo padrone. E la verità è che molte di queste persone sono in effetti già morte molto prima di aver premuto il grilletto.

Il libro italiano
This Is Water è stato tradotto in italiano e pubblicato da Einaudi nel 2009, a un anno dalla morte di DFW, insieme ad altri cinque suoi racconti allora ancora inediti e scritti tra il 1997 e il 1981. Luca Briasco, il curatore del libro, ha detto che Questa è l’acqua «è una raccolta che non ha equivalenti in nessun altro paese al mondo – inclusi gli Stati Uniti».

Il film
Il 31 luglio 2015, a poco più di 10 anni da This Is Water, uscirà nei cinema un film sulla vita di David Foster Wallace: si intitola The End of the Tour, è stato presentato a gennaio al Sundance Festival ed è stato accolto bene dalla critica. Nel film David Foster Wallace è interpretato da Jason Segel, mentre Jesse Eisenberg è lo scrittore statunitense David Lipsky, che passò con DFW cinque giorni durante il tour di presentazioni di Infinite Jest e ha pubblicato la trascrizione della loro lunga intervista (Come diventare se stessi, pubblicata da Minimum Fax). Alcuni spunti strettamente biografici sono invece tratti dalla biografia ufficiale di DFW, scritta da D.T. Max, giornalista del New Yorker, e pubblicata in italiano da Einaudi con il titolo Ogni storia d’amore è una storia di fantasmi.