I quadri di Ferrovie Nord Milano e Formigoni
Nell’inchiesta che ha portato alle dimissioni del presidente dell'azienda Norberto Achille ci sono notizie di alcuni regali finiti a casa dell’ex presidente della Lombardia
In seguito alle accuse di peculato formulate dalla procura di Milano, martedì Norberto Achille si è dimesso da presidente di Ferrovie Nord Milano (FNM), la società ferroviaria azionista di Trenord che gestisce buona parte del trasporto locale in Lombardia, e che per il 57,57 per cento è controllata dalla regione Lombardia e per il 14,7 per cento dalle Ferrovie dello Stato.
Achille è accusato di aver utilizzato in modo “improprio” la sua carta di credito aziendale per l’acquisto di diversi beni – come argenteria e quadri – e per il pagamento di multe, compresa una ricevuta in Svizzera e pari a mille euro per eccesso di velocità, scrive La Stampa. Achille alla fine della scorsa settimana ha restituito 74mila euro contestati, ma si parla di spese complessive per circa 570mila euro derivanti da varie attività, compreso l’uso improprio di auto aziendali. L’indagine sul suo conto risale al 9 febbraio scorso ed era stata avviata in seguito a una revisione interna, che aveva messo in evidenza le presunte irregolarità che coinvolgono anche altri dirigenti.
Sul Corriere della Sera di oggi Luigi Ferrarella spiega che gli autori della revisione interna a FNM ai magistrati hanno anche parlato dell’ex presidente della Lombardia – oggi senatore – Roberto Formigoni, in merito ad alcuni quadri che sarebbero stati acquisiti per lui dall’azienda:
«Sono stati individuati acquisti di 4 quadri (due dipinti da 4.000 euro ciascuno nel 2010, uno da 9.000 euro nel 2011, uno da 1.400 nel 2012), nessuno dei quali è risultato inventariato» nelle Ferrovie Nord Milano del presidente Norberto Achille, racconta ai carabinieri l’11 febbraio Luigi Nocerino, autore con Andrea Franzoso dell’audit sulle spese pazze dentro FNM: e il mistero buffo dei «quadri» torna nella conversazione che Franzoso registra di nascosto (e consegna ai carabinieri) dialogando con il presidente del collegio sindacale Carlo Alberto Belloni sulla «circostanza che i quadri si trovino presso l’abitazione del precedente presidente della Regione Lombardia», Roberto Formigoni.
Tra i verbali dei carabinieri c’è anche il riassunto di una registrazione effettuata da Franzoso sulla destinazione di un quadro: “Achille precisa che tutti erano a conoscenza della cosa, e che una eventuale comunicazione di ciò metterebbe tutti a disagio” e che “tutti i regali sono fatti per mettere in buona luce la società e ottenere un vantaggio”. Nei documenti, riferisce sempre Ferrarella, si parla di “tre quadri, uno dei quali è stato donato a Formigoni” e del fatto che Achille dicesse di essere a conoscenza della loro destinazione a persone in regione “ma di non avere gestito nel dettaglio la vicenda”.