Le foto di Irene Kung a Expo
Ritratti di alberi da frutto come se fossero in un'unica foresta immaginaria
Tutto intorno al Cluster della frutta e dei legumi, immerse tra piccoli orti e alberi, ci sono le fotografie scattate appositamente per Expo da Irene Kung, che è una importante fotografa svizzera, autrice del libro fotografico La città invisibile. Quelle esposte sono fotografie di 26 differenti alberi da frutto e degli stessi frutti, scattate tra l’Italia e la Svizzera nel classico stile un po’ onirico della Kung, che sembra eliminare tutti gli elementi reali dalle fotografie, portando l’osservatore in un mondo vegetale diverso.
Irene Kung ha spiegato il significato delle fotografie in un’intervista per il magazine di Expo 2015: “Sono molto contenta di essere stata scelta per questo progetto. Ho pensato di voler dare un’immagine positiva in questo momento di crisi e di difficoltà e con gli alberi da frutto è venuto quasi naturale perché sono simboli di produttività, di salute, di fertilità. Pensando a questo progetto c’erano due grosse difficoltà: avevo poco tempo, perché questi alberi hanno un momento preciso in cui sono perfetti, e dovevo trovare l’albero che non facesse parte di un frutteto, perché in quel contesto gli alberi sono messi a ringhiera e quindi non nella posizione giusta per l’immagine che volevo”.
Irene Kung è svizzera, è cresciuta come pittrice ed è poi diventata fotografa negli ultimi anni arrivando al successo con il libro “La città invisibile”, che ha vinto numerosi premi nel campo della fotografia: si tratta di una raccolta di monumenti e costruzioni famosissime – come l’Empire State Building o la Grande Muraglia cinese o ancora il Colosseo – sospesi in un’atmosfera sognante creata da uno sfondo nero. Kung ha spiegato di essersi ispirata al libro di Italo Calvino, “Le città invisibili”, poiché voleva creare una raccolta di foto di un’unica città immaginaria, non un insieme di foto di varie città esistenti.