L’attacco a un hotel di Kabul
Due talebani armati hanno ucciso almeno 14 persone dopo un assalto durato cinque ore: tra i morti ci sono degli stranieri, tra cui un italiano
Mercoledì sera due o tre uomini armati – il numero non è ancora chiaro – sono entrati al Park Palace Hotel di Kabul, la capitale dell’Afghanistan, e hanno tenuto in ostaggio diverse persone che si trovavano al suo interno, tra cui diversi stranieri. L’assalto, ha detto la polizia afghana, è durato circa cinque ore. I due uomini hanno ucciso almeno 14 persone che erano in attesa di vedere un concerto, tra cui un cittadino italiano, uno statunitense e quattro indiani. Anche i due attentatori, stando a quanto ha detto la polizia ai media, sono morti. L’attacco è stato rivendicato dai talebani afghani, che hanno diffuso un comunicato in cui hanno scritto: «L’attacco è stato pianificato con molta attenzione e ha avuto come obiettivo la festa alla quale stavano partecipando persone importanti e cittadini americani».
Poco dopo l’inizio dell’attentato, l’hotel è stato circondato dalle Forze di sicurezza nazionale afghane, che hanno cominciato a fare uscire molte delle persone che si trovavano all’interno dell’edificio ma che non erano sotto la sorveglianza diretta degli uomini armati. Fonti ufficiali afghane hanno detto che sono state liberate più di 50 persone. Il Times of India, uno dei principali quotidiani indiani, ha scritto che gli attentatori pensavano che all’interno dell’hotel si trovasse anche l’ambasciatore indiano in Afghanistan, Amar Sinha. Questo particolare è stato confermato anche da Ahmad Zia Massoud, l’inviato speciale per le riforme e la buona amministrazione del presidente afghano Ashraf Ghani.
Durante la giornata di mercoledì al Park Palace hotel si era tenuta una conferenza a cui avevano assistito diversi funzionari di organizzazioni non governative locali e internazionali: al momento dell’attacco tutti loro avevano già lasciato l’edificio. Il Park Palace, molto frequentato dagli stranieri, si trova vicino a un complesso delle Nazioni Unite, che durante l’attacco è stato immediatamente isolato. Già in passato attacchi simili erano stati compiuti dai talebani afghani e dalla rete Haqqani, una delle organizzazioni terroristiche più forti in Afghanistan e affiliata ad al Qaida.
Poliziotti afghani di guardia vicino al Park Palace Hotel a Kabul, Afghanistan, nella notte tra il 13 e il 14 maggio 2015. (AP Photo/Allauddin Khan)