Vuoi una maglietta a due euro?
La campagna di un'associazione no profit per sensibilizzare le persone su chi realizza i vestiti low-cost
Il 24 aprile l’associazione no profit Fashion Revolution ha pubblicato un video per il Fashion Revolution Day, una giornata dedicata alle 1.129 persone morte nel crollo del Rana Plaza a Dacca, in Bangladesh, un palazzo che ospitava molte aziende tessili crollato il 24 aprile del 2013. Il Fashion Revolution Day vuole anche sensibilizzare le persone sulla produzione dei vestiti low-cost, che avviene spesso in strutture poco sicure che sfruttano i dipendenti, tra cui bambini e adolescenti.
Il video è stato girato a Berlino e mostra un distributore automatico dove si può comprare una maglietta a soli due euro. Prima però bisogna guardare un video, che mostra le condizioni di vita e di lavoro delle persone che hanno realizzato quella maglietta. Dopo il video le persone possono decidere se continuare nell’acquisto o donare quei due euro in beneficenza, cosa che fanno – come prevedibile – quasi tutte. Carry Somers, fondatrice di Fashion Revolution Day, ha spiegato l’iniziativa dicendo che «non stiamo chiedendo alle persone di boicottare i loro negozi preferiti, ma dobbiamo cambiare l’industria della moda chiedendo a produttori e distributori “Chi ha fatto i miei vestiti?”».